Corriere della Sera

L’occasione Higuain

Il Chelsea incontra la Juve e chiede solo Caldara Il Milan al momento è l’unica destinazio­ne possibile I club al lavoro sul prestito oneroso da 15-18 milioni

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Mercato Da stella del campionato a esubero con l’arrivo di CR7: ecco perché il Pipita può diventare rossonero

Quale futuro per il Pipita? Il più grande interrogat­ivo del mercato riguarda proprio l’uomo che, nell’era ante Cristiano Ronaldo, per ultimo aveva sconvolto gli equilibri della serie A, passando dal Napoli alla Juve, due estati fa, per 90 milioni. Con Gonzalo, i bianconeri hanno continuato a dominare in Italia e sfiorato la consacrazi­one europea, il grande obiettivo per cui era stato acquistato. In due stagioni, il bomber argentino ha lasciato il segno: 55 gol in 105 partite e la firma indelebile sul settimo scudetto consecutiv­o, con il colpo di testa del ribaltone sull’inter.

E bisogna riavvolger­e il nastro proprio alla sera del 28 aprile scorso per trovare l’ultima istantanea con Higuain sorridente. La festa tricolore e la doppietta con la Coppa Italia, infatti, sono state presto annacquate. Prima il dissidio con Allegri, che lo ha lasciato in panchina proprio in occasione della finale di coppa con il Milan. Poi il Mondiale, con il flop dell’argentina e personale. Quindi l’avvento, incredibil­e e imprevedib­ile, di CR7, che di colpo lo ha travo sformato in un esubero per l’attacco bianconero. Così le voci che lo volevano nella lista dei sacrificab­ili nel caso fosse arrivata una grande offerta sono diventate reali, consistent­i, evidenti. In sintesi, non c’è più spazio per il Pipita nella Juve. E qui inizia un’altra serie di problemi.

L’interesse del Paris Saint Germain è sfumato in fretta, ancora prima che Cristiano prendesse la via di Torino. La pista Bayern Monaco non è mai decollata. Adesso il duello è tra Milan e Chelsea. I rossoneri, al momento, sono largamente favoriti perché i Blues non sono, almeno per ora, intenziona­ti ad affondare il colpo. La conferma si è avuta ieri dall’incontro, avvenuto a Nizza, tra il direttore sporti- juventino, Fabio Paratici, e Marina Granovskai­a, plenipoten­ziaria del club inglese e braccio destro del patron Abramovich. Al centro della discussion­e, infatti, ci sarebbe stato soltanto Mattia Caldara, altro oggetto del desiderio del neo direttore tecnico milanista Leonardo, che vorrebbe inserirlo nell’affare Bonucci. Ebbene, l’offerta dei Blues per il giovane difensore appena sbarcato in bianconero sarebbe di oltre 40 milioni, ammontare che potrebbe davvero far vacillare la Juve. Che non ritiene corretto uno scambio alla pari con Bonucci, come vorrebbe il Milan, e che, nel caso dicesse sì al Chelsea, potrebbe tenere Rugani. Caldara, quindi, non Higuain. Il Chelsea, almeno per ora, non sembra intenziona­to a investire sul Pipita. Sarri, infatti, ha già a disposizio­ne tre centravant­i — Morata, Giroud e Batshuayi — e prima bisognereb­be venderne uno. Il primo indiziato è Morata, pure lui tra le alternativ­e per l’attacco di Gattuso: la richiesta per lo spagnolo, però, è di 70 milioni. Non è facile, quindi, trovare un acquirente e la scadenza del 9 agosto, giorno di chiusura del mercato in Inghilterr­a, si avvicina. Resta il Milan, quindi per il Pipita, ma l’incastro non è semplice. Perché la Juve intende inserire Higuain nell’affare Bonuccical­dara, puntando a ricavare 55 milioni dall’argentino per non incorrere in minusvalen­ze di bilancio. Troppi per rossoneri, che prima devono fare cassa con Kalinic, Bacca e André Silva. La strada dovrebbe essere quella di un prestito oneroso a 15-18 milioni, più il diritto di riscatto. L’idea è del Milan, la Juve la sta valutando. E ha inviato ai rossoneri segnali di apertura su questa formula. Il tempo, però, stringe; la settimana prossima potrebbe, dovrebbe più precisamen­te, essere decisiva. Nel frattempo, il cielo sopra Higuain resta pieno di nuvole.

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