«La Tav va ridiscussa con i francesi Ma sul gasdotto si ascolti la gente»
Luigi Di Maio, metterete la fiducia sul dl Dignità? Da opposizione vi lamentavate delle fiducie .... «Abbiamo favorito il dibattito in Commissione e se lo spirito rimarrà questo, quello di un dibattito franco senza ostruzionismo tra visioni opposte, non vedo perché mettere la fiducia. Certo, se poi spuntano 2000 emendamenti voluti dalle lobby del gioco d’azzardo, cambia tutto. Ma non credo».
Le imprese hanno criticato aspramente il decreto.
«Le imprese sono spaventate da una campagna di fake news. A loro voglio dire di aspettare il testo finale prima di giudicare. Stiamo inserendo incentivi per assumere a tempo indeterminato gli over 35, una norma che dà la possibilità di rinnovo ...».
Sì, ma le stime Inps parlano di 8mila posti a rischio.
«Il presidente Boeri sa che non siamo d’accordo su quella stima: quel numero ha più a che fare con la sfera di cristallo che con un dato reale».
Oggi lei lo ha incontrato. Il Movimento lo ha invitato a dimettersi...
«Ci siamo visti perché siamo al lavoro su tanti altri dossier. Finché sarà il presidente dell’inps Boeri è il mio interlocutore istituzionale».
La Tav: la Lega la vuole. La Tap: Moavero ha già assicurato che si fa. Vi state rimangiando alcune vostre battaglie storiche?
«No, sia chiaro. Ma si tratta di opere non in correlazione».
In che senso?
«La Tav è nel contratto di governo e c’è scritto che va ridiscussa e il ministro Toninelli a breve incontrerà il suo omologo francese proprio per ripensare un progetto ideato 30 anni Capo politico Luigi Di Maio, 31 anni, dal settembre scorso capo politico del Movimento 5 Stelle, dall’1 giugno è diventato vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico nel governo presieduto da Giuseppe Conte fa e non ci sono penali in caso di revisione. Mentre sul Tap, bisogna ascoltare le comunità».
Intendete fare un referendum?
«Dico che bisogna parlare con il sindaco di Melendugno e con i cittadini».
Al Sud però c’è un calcolo elettorale: non è che tra Tap e Ilva rischiate di perdere molti voti?
«Tutta la nostra linea rispetta ciò che abbiamo promesso in campagna elettorale. Su Ilva come sapete l’anac ha riscontrato diverse criticità nella gara di affidamento e noi vogliamo
Fiducia e ostruzionismo Non metteremo la fiducia al dl Dignità. Se poi le lobby fanno fare 2.000 emendamenti...
verificare tutto. Il piano ambientale-occupazionale non è soddisfacente. Ci vorrà tempo, ma vogliamo accertare la verità e agire nella legalità».
Intanto sulle nomine non sembrate diversi dai partiti che vi hanno preceduto, tutto da manuale Cencelli.
«Se qualcuno riesce a dimostrare che ho incontrato Salini o Foa prima degli ultimi 15 giorni, allora lei ha ragione. Ma non è così. Noi abbiamo scelto in base alle competenze. Diciamo no ai raccomandati nella Rai e nella pubblica amministrazione e largo alla meritocrazia. Quanto a Palermo di Cdp si è meritato la nomina per quanto ha fatto in Cdp, per le sue capacità. Ma come si fa a dire che sono persone mie o di Salvini?».
Però intanto sembrate spartirvi le nomine.
«Le ripeto: abbiamo solo premiato le capacità per il bene del Paese».
Cosa pensa del tweet di Foa su Mattarella?
«Che in quel determinato contesto ci sono stati atti nati sulla spinta di un’onda emotiva. Anche io ero molto arrabbiato, poi ho cambiato idea ed è nato il governo Conte».
Tria parla di vincoli di bilancio per flat tax e reddito di cittadinanza: in concreto e
numeri alla mano che cosa significa?
«Ancora li dobbiamo conoscere i vincoli di bilancio. Ma deve essere chiaro che reddito di cittadinanza e flat tax insieme alla abolizione della legge Fornero sono emergenze sociali. Si devono realizzare».
Subito?
«Il prima possibile. Anzi, subito».
Avete ricucito il rapporto con il ministro o si rischiano nuove tensioni per la manovra di bilancio?
«Non vedo incomprensioni con il ministro: c’è un contratto di governo ed è quello che dobbiamo seguire».
E con Salvini? A volte pare dettare lui la linea politica.
«Lei dice? In 45 giorni abbiamo tagliato i vitalizi, rottamato l’air Force Renzi, approntato il dl Dignità, messo mano ai centri per l’impiego: siamo stati protagonisti con le nostre battaglie e con la Lega stiamo lavorando bene insieme. E mi lasci dire...».