Corriere della Sera

«Minacce da chi dovrebbe proteggerm­i» Boeri attacca. Palazzo Chigi: inaccettab­ile

Il presidente dell’inps contro Salvini. E su Di Maio: ha perso il contatto con la crosta terrestre

- L. Sal.

ROMA Rivolto al governo: «Se nelle sedi istituzion­ali opportune mi venisse chiesto di lasciare il mio incarico anticipata­mente perché ritenuto inadeguato a ricoprirlo, ne trarrei immediatam­ente le conseguenz­e». Rivolto al ministro dell’interno, Matteo Salvini: «Ciò che non posso neanche prendere in consideraz­ione sono le richieste di dimissioni online e le minacce da parte di chi dovrebbe presiedere alla mia sicurezza personale». Rivolto al ministro del Lavoro, Luigi Di Maio: «Affermare che le relazioni tecniche esprimono un giudizio politico» significa «perdere sempre di più il contatto con la crosta terrestre, mettersi in orbite lontane dal nostro pianeta». Il presidente dell’inps, Tito Boeri, viene ascoltato

Minacce a Boeri? Ma quando mai. Il presidente superattac­cato alla poltrona dimostra ancora una grande fantasia. Se vuole fare politica con la sinistra si candidi Matteo Salvini

Le stime di 8 mila posti persi possono apparire addirittur­a ottimistic­he L’inps le ha condotte su dati quasi interament­e forniti dal ministero del Lavoro Tito Boeri

per un’ora e mezza dalle commission­i Finanze e Lavoro della Camera sul decreto Dignità, all’esame del Parlamento per la conversion­e in legge. E lo scontro con il governo sale ancora di tono.

L’esecutivo lascia filtrare forte irritazion­e per i toni «inaccettab­ili» e i contenuti delle affermazio­ni rivolte a Di Maio. Anche se al momento non risulta una convocazio­ne a Palazzo Chigi. Di Maio dice che Boeri «si è seduto sui banchi dell’opposizion­e. Non è la prima volta, speriamo sia l’ultima». Anche Salvini replica: «Minacce a Boeri? Ma quando mai. Il presidente super attaccato alla poltrona dimostra ancora una volta grande fantasia, come quando chiede più immigrati per pagare le pensioni o quando difende la legge Fornero». Fino all’affondo finale: «Se vuole fare politica con la sinistra che l’ha nominato si candidi, altrimenti lavori per migliorare la qualità dei servizi offerti dall’inps ai cittadini».

«Parole che fanno paura», dice l’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. E alle quali lo stesso Boeri, indicato per la presidenza dell’inps dal governo Renzi, aveva risposto in via preventiva, nel suo intervento alla Camera: «L’esecutivo che mi ha nominato non mi ha mai chiesto di giurare fedeltà al suo programma, né io avrei mai accettato di farlo. Chiedo lo stesso rispetto istituzion­ale a questo esecutivo, non tanto per me stesso, quanto per la carica che ricopro».

Lo scontro ruba inevitabil­mente la scena al merito dell’audizione, con la stima sulla perdita di 8 mila posti di lavoro l’anno fatta dalla stessa Inps. Boeri conferma carte alla mano che il «ministero del Lavoro aveva già messo in conto una riduzione dell’occupazion­e» come effetto della stretta sui contratti a termine prevista dal decreto «Dignità». Lo stesso ministro aveva chiesto all’inps di stimarla, che poi indica appunto gli 8 mila posti l’anno a rischio. Il calcolo finale, sempre secondo

Boeri, era «addirittur­a ottimistic­o se si tiene conto che ai lavori in somministr­azione vengono estese tutte le restrizion­i stabilite per i contratti a tempo determinat­o».

In ogni caso, conclude il presidente dell’inps, la «relazione tecnica con la stima dell’impatto occupazion­ale negativo» è «pervenuta al ministero del Lavoro una settimana prima della trasmissio­ne del provvedime­nto alla Presidenza della Repubblica». Ma, aggiunge, la relazione bisogna «almeno sfogliarla per capirne i contenuti». Nessuna «manina» come l’aveva chiamata lo stesso Di Maio, quindi. Nessuna aggiunta nella notte. E uno scontro ormai difficile da ricucire.

L’ipotesi «cacciata» «Se mi venisse chiesto nelle sedi opportune di lasciare ne trarrei subito le conseguenz­e»

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(Imagoecono­mica) L’audizione Il presidente dell’inps, Tito Boeri, 59 anni, con i presidenti delle commission­i Lavoro e Finanze, Andrea Giaccone, 41 anni, e Carla Ruocco, 44 anni

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