Le bici elettriche venete di Askoll quotate all’aim
Se è vero — come indica una recentissima indagine della società di ricerca Clas — che oltre 800 mila italiani vanno al lavoro in bicicletta e che il mercato delle due ruote a pedali in Italia ha un giro d’affari di circa 8 miliardi di euro l’anno, le praterie di sviluppo che si aprono per il produttore di biciclette e di scooter elettrici Askoll Eva sono davvero molto estese. E ieri il mercato ha dimostrato di credere al potenziale di sviluppo di questa multinazionale tascabile italiana — sede a Dueville, in provincia di Vicenza, e una capillare rete distributiva in Europa. Ieri, nel giorno dell’esordio sul mercato alternativo Aim di Borsa italiana, Askoll Eva ha strappato in fase di collocamento un rialzo del 37%, degno di una volata del Giro. Al punto che il titolo è subito finito in asta di volatilità (sospensione temporanea delle contrattazioni) quando infrangeva la soglia dei 4,8 euro per azione da un prezzo di collocamento di 3,5 euro. Il titolo ha poi chiuso a 4,59 euro limitando il rialzo al +31%. Con la quotazione, la società presieduta da Elio Marioni ha raccolto 12 milioni di euro (il flottante al momento dell’ammissione era del 22,1%) mentre la capitalizzazione ha raggiunto i 71 milioni di euro, a fronte di un fatturato di 4,4 milioni nel 2017. Borsa Italiana ha segnalato che quella di Askoll Eva è la sedicesima ammissione dell’anno su Aim e la quotazione porta a 105 il numero delle aziende sul mercato dedicato alle Pmi.
Askoll Eva progetta, sviluppa e produce veicoli elettrici a due ruote (in particolare biciclette e scooter) oltre a kit e componenti nell’area dei motori e delle batterie elettriche. «Da 40 anni Askoll contribuisce a migliorare la qualità della vita con prodotti e tecnologie che sostengono la salvaguardia dell’ambiente», ha commentato il presidente Marioni. «Con i capitali raccolti attraverso il collocamento pensiamo di realizzare investimenti nel campo della comunicazione, della rete distributiva e dei nuovi prodotti».