Corriere della Sera

Doppia Ferrari, Vettel pieno di fiducia Kimi quasi fuori: al suo posto Leclerc

La F1 torna in Francia, Seb ottimista. Raikkonen lascerà l’anno prossimo

- DAL NOSTRO INVIATO Daniele Sparisci

LE CASTELLET Una colonna di bus scarica ragazzini davanti ai cancelli del Paul Ricard. Sono studenti delle elementari in gita, allegri e chiassosi, sono in quattromil­a. Non erano nati quando la F1 ha corso qui l’ultima volta nel 1990.

Sebastian Vettel e Lewis Hamilton erano dei marmocchi all’epoca, oggi prima di sfidarsi guardano sui maxischerm­i del circuito le battaglie fra Senna e Prost. Quattro Mondiali a testa, un solo punto li divide nella corsa al quinto. E allora quale migliore occasione di un appuntamen­to al buio su una pista senza riferiment­i? Seb, reduce dalla vittoria in Canada, ci arriva con il pieno di fiducia. Non teme le gomme «ribassate» (anche qui la Pirelli ha ridotto il battistrad­a di 0,4 mm) con cui aveva sofferto a Barcellona, né il nuovo motore della Mercedes: «Non vedo nessun motivo per cui non dovremmo fare bene. Siamo stati competitiv­i sulla maggior parte delle piste». «Loria» è pronta ad affrontare il terribile trittico (Francia, Austria e Inghilterr­a) e il suo cavaliere pure. Bene così.

Ma dall’altra parte del garage l’aria è meno serena. Nei giorni più caldi del mercato piloti, la storia fra la Ferrari e Kimi Raikkonen è ormai a titoli di coda. La questione è stata affrontata dopo la gara di Montreal. Raccontano di una riunione alla quale avrebbe partecipat­o anche il presidente Sergio Marchionne per delineare il futuro. Il grigio sesto posto di Kimi in Canada con un macchina da prima fila, a più di 27 secondi dal compagno, è stato messo sulla bilancia. E sono mancati punti importanti per il Mondiale costruttor­i e per quello piloti. A meno di clamorosi colpi di scena questa dovrebbe essere l’ultima stagione per l’ultimo campione del mondo della Ferrari. Iceman è considerat­o un pilota generoso, lavora per la squadra ed è abile nell’indicare la direzione dello sviluppo ma a quasi 39 anni ha già dato tutto quello che poteva dare da quando è tornato nel 2014.

Alla fine ha vinto il partito del ricambio generazion­ale. Tramontata l’opzione Ricciardo — ieri l’australian­o ha aperto alle sirene provenient­i da Mclaren e Renault, team di seconda fascia pronti ad assecondar­e le sue elevate richieste economiche —, Charles Leclerc è stato indicato come erede naturale del finlandese per il 2019. Un talento cresciuto in casa.

La partita non è ancora chiusa, ma quasi: monegasco, 20 anni, al debutto con l’alfasauber il ragazzo allevato dall’academy di Massimo Rivola ha colpito per velocità, maturità e freddezza. È finito a punti tre volte su sette e ha stravinto il duello interno con il coinquilin­o di box Marcus Ericsson, molto più esperto. Nonostante la sua breve esperienza è già stato giudicato pronto per un salto triplo carpiato.

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(Afp)
Ritorno Appassiona­ti attorno ai box della Ferrari: la F1 è tornata al Paul Ricard, dove mancava dal ‘90 (Afp)

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