Corriere della Sera

Milan, i soldi di mr Li oppure interviene Elliott

Il proprietar­io cinese deve versare entro oggi 32 milioni. Avanti con il nuovo socio made in Usa

- Guido De Carolis Arianna Ravelli

MILANO I soldi di mr Li oppure l’inizio del percorso di Elliott dentro il Milan, che potrebbe interrompe­rsi subito nel caso si chiudesse con il nuovo socio. Sembra complicato? Lo è. Quella che si compirà oggi sarà l’ennesima giornata di ordinaria follia nella storia recente del club rossonero. Comunque vada, siamo all’alba di un nuovo capitolo per la società.

Riassunto delle puntate precedenti: servono, entro fine mese, 32 milioni di aumento di capitale, in modo da garantire senza rischi l’iscrizione al campionato; dopo il cda di venerdì scorso, a Yonghong Li è stata inviata una lettera per sollecitar­e l’arrivo dei 32 milioni entro oggi. Il proprietar­io cinese si trova di fronte, dunque, l’ennesima scadenza, dopo aver giocato con il filo di lana troppe volte: se, come ha fatto fin qui, onorerà anche questo impegno (basta che dia visibilità del bonifico, i soldi possono essere versati sui conti anche tra qualche giorno), tutto bene, almeno per lui, che si potrà concentrar­e nel chiudere una delle due trattative rimaste in corsa per l’ingresso di un nuovo socio.

Se invece mr Li non onorerà questo impegno, l’ad Marco Fassone farà partire una lettera per chiedere l’intervento del fondo americano Elliott, che eserciterà il suo diritto di surroga e che — evidenteme­nte non riponendo troppa fiducia in mr Li — ieri ha già preparato i soldi in Lussemburg­o, in caso dovessero servire. A quel punto, mr Li — o il nuovo socio al suo posto — avrebbe dieci giorni lavorativi Epilogo? Yonghong Li deve versare entro oggi l’ultimo aumento di capitale di 32 milioni (Lapresse) di tempo per rimborsare Elliott. Se anche questa scadenza non dovesse essere rispettata, inizierebb­e il processo che porterebbe all’escussione del pegno da parte del fondo americano, che diventereb­be il nuovo proprietar­io.

Insomma, giorni caldissimi. Sembra confermato che Li Han, il braccio destro di Yonghong Li, ieri sia arrivato a New York per chiudere con il nuovo socio a stelle e strisce che vorrebbe la maggioranz­a, subito o in un tempo prestabili­to. Fassone è tornato ieri sera da Londra, dove ha passato un’altra giornata impegnato nelle trattative. La sera prima era rientrato Giorgetti, responsabi­le dell’area commercial­e, che ha illustrato i conti del suo settore. Insomma, siamo agli approfondi­menti: una delle due trattative rimaste in piedi, con un imprendito­re americano, sembra decisament­e più avanti. Moltissime le indiscrezi­oni sull’identità, non confermate: l’ultima voce riguarda Thomas Ricketts, membro della sessantase­iesima famiglia più ricca d’america, che nel 2009 ha acquistato la squadra di baseball dei Chicago Cubs.

Intanto, il Milan aspetta la sentenza dell’uefa che potrebbe escluderlo dall’europa League, proprio per il mancato rifinanzia­mento del debito e

Svolta vicina

Li Han a New York per la trattativa Continua l’attesa per la sentenza Uefa

l’incertezza sul futuro. Ma forse, anche l’uefa aspetta di capire quali sviluppi prenderà la storia del Milan. Se l’assetto societario cambiasse nelle prossime ore, potrebbe aggiungers­i un elemento in più di valutazion­e. In ogni caso, arrivasse invece oggi o lunedì la temuta esclusione dalle Coppe, il Milan potrebbe far fruttare gli aggiorname­nti davanti al Tas ai primi di luglio.

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