Corriere della Sera

La virata di Scamarcio (che stava a sinistra): «Il governo mi piace» Anche Gerini si schiera

- di Fabrizio Caccia

L’attrice

«Le ideologie ormai sono tramontate. Bene chi fa qualcosa per i cittadini italiani»

d Salvini razzista? No. Piuttosto un politico nazionalis­ta nel senso più nobile del termine

C’è parecchio sconcerto, a sinistra. Dall’ex segretario di Rifondazio­ne comunista Paolo Ferrero al fondatore di Emergency Gino Strada, dal filosofo Gianni Vattimo allo scrittore Fulvio Abbate, ora rimangono tutti un po’ spiazzati. L’endorsemen­t per il nuovo governo Lega-m5s pronunciat­o da Claudia Gerini e Riccardo Scamarcio, volti noti del cinema schierati in passato col fronte avverso, inevitabil­mente fa discutere.

«Questo governo mi piace, il censimento dei rom non è razzista — ha detto ieri la Gerini ospite di Un giorno da Pecora, il programma di Rairadio1 — Perché mai noi dobbiamo essere censiti e i rom no?». Il giorno prima, anche Scamarcio, nel corso della stessa trasmissio­ne radiofonic­a, condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, aveva stupito gli ascoltator­i: «Salvini razzista? No, piuttosto nazionalis­ta nel senso più nobile del termine — ha eccepito l’attore, che pure un tempo votò per Rifondazio­ne e per il Pd —. La chiusura dei porti? Una semplifica­zione. C’è stata invece una presa di posizione dell’italia che ha prodotto due incontri bilaterali con Francia e Germania». E ancora: «A tutti i pensatori di sinistra , dico che all’interno di questo governo ci sono persone che hanno sempre votato a sinistra, che sono degli intellettu­ali, e che si sono candidati con Lega e M5S...».

I pensatori di sinistra, però, non sembrano così d’accordo: «Credo siano entrambi in buona fede — sospira lo scrittore Fulvio Abbate —. Io ho simpatia umana per loro, di Scamarcio ricordo posizioni apprezzabi­li in passato. Probabilme­nte così come un tempo andavano a vedere i film di Walter Veltroni alla Casa del Cinema e all’uscita lo definivano in coro un capolavoro, così adesso vanno a vedere il Ben Hur interpreta­to da Matteo Salvini e allo stesso modo dicono che è un capolavoro... Si tratta d’un male tipico italiano, anche piuttosto endemico...». Scuote la testa Paolo Ferrero, l’ex segretario di Rifondazio­ne, oggi vicepresid­ente del partito della Sinistra europea: «O Scamarcio si è sbagliato a dire quelle cose oppure sempliceme­nte è diventato di destra e questo mi dispiace». A Radiouno, l’altra mattina, Scamarcio, a differenza della Gerini, ha ammesso proprio di aver votato per uno dei due partiti al governo e si è pure espresso a favore della flat tax: «Ecco, appunto — ribatte l’ex segretario di Rc —. Tagliare le tasse ai ricchi vorrà dire dover tagliare poi le spese per gli anziani, i poveri, la gente normale, tutti quelli insomma che non fanno gli attori di profession­e e stentano ad arrivare alla fine del mese».

«Certe parole mi fanno un po’ rabbrividi­re — aggiunge il filosofo Gianni Vattimo, già europarlam­entare Ds, oggi vicino al Partito comunista —. Io, a differenza di Scamarcio e Gerini, sono invece molto contro la linea Salvini...». «Riccardo Scamarcio è pure un amico e non mi va adesso di fare una polemica — taglia corto Gino Strada, il fondatore di Emergency —. Quello che penso l’abbiamo scritto sul nostro sito». Già: «Negare i diritti degli altri non servirà a difendere i nostri — ecco il pensiero di Emergency —. Chiediamo che la politica smetta di produrre slogan e affronti i veri temi della povertà e del disagio sociale».

Due mondi, che non sembrano più sulla stessa lunghezza d’onda: «Le ideologie in questo Paese sono tramontate — diceva ieri la Gerini in radio —. Bene coloro che fanno qualcosa per gli italiani...».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy