Cresce l’export dei cibi italiani
PARMA L’italia del cibo che continua a piacere al resto del mondo si adegua alle nuove tendenze dei consumi. Lo certifica Cibus, il salone internazionale dell’alimentazione, da ieri a Parma. Da una parte il Made in Italy che cresce all’estero (nei primi due mesi del 2018 export +8,7% rileva Federalimentare, soprattutto verso Francia e Usa), dall’altra cibi biologici e piatti pronti. Lo testimonia il Cibus innovation corner, vetrina con i 100 prodotti che meglio interpretano le nuove tendenze dei consumatori. Gli italiani guardano sempre più al biologico (un’indagine Doxa dice che solo il 20% della popolazione è impermeabile ai cibi bio, il 3% li consuma sempre, gli altri saltuariamente). E si va dalle bibite gasate (tra i 100 prodotti c’è la linea Amor Bio di San Benedetto), ai prodotti più tradizionali, dai biscotti di zenzero e soia di Di Leo fino alla pasta (De Cecco come Barilla che ieri ha presentato la nuova linea Bakery Bio). L’altra tendenza è quella dei cibi «veloci», dalle zuppe di legumi pronte in 2 minuti alla polenta valsugana express di Bonomelli per la quale occorre solo un minuto in più. L’altro leit motiv di Cibus è la tutela del Made in Italy: oggi sarà presentata Filiera Italia, la nuova task force che unisce agricoltori (Coldiretti) e industria (grandi aziende, con Ferrero in testa) per salvaguardare i prodotti italiani dalle falsificazioni. Una battaglia per la quale due big tra le Dop italiane (Grana Padano e Mozzarella di bufala campana) si sono idealmente alleate presentandosi a Cibus sotto lo stesso stand.