La signora del fantasy tv
Atwood: «La serie tratta dal mio libro non è profetica Le nuove ancelle? Donne vittime di regimi integralisti»
inserito nulla di contemporaneo. Racconta un futuro cupo, vero, in cui però si allungano ombre che non sono delle mia mente, ma vengono dalla Storia recente, fatti avvenuti in epoche e luoghi non lontani. Nell’america dell’800 c’era la schiavitù; oggi c’è ancora in alcuni Paesi poveri la tratta degli esseri umani. Le nuove ancelle? Penso alle donne vittime di regimi religiosi integralisti». Gilead è l’america di Trump: «Mi colpisce che i repubblicani si siano sentiti attaccati dalla fiction. Non c’è nessun riferimento a loro, dovrebbero riflettere sul perché si sono sentiti chiamati in causa».
Atwood ultimamente è spesso in Italia. Ha ricevuto a fine 2017 il premio Raymond Chandler Award, del Noir in Festival (tra Milano e Como), e prossimamente terrà una lectio al premio Gregor Von Rezzori città di Firenze (3-5 maggio). Parlando con lei, è chiaro che corrisponde sinceramente l’amore che l’industria dell’audiovisivo sta avendo per lei, trasformando in serie tv alcuni suoi libri, come L’altra Grace (in Italia edita da Ponte alle Grazie), prodotta da Netflix. Ama le fiction tv, «quasi quanto il giardinaggio».
Pratica anche il «binge watching», la visione continuata di tutte le puntate di una serie: «Uso i dvd, mi piacciono i cofanetti, ma so che lo streaming sta rivoluzionando il nostro immaginario, anche dei romanzieri, che si confrontano con tecniche narrative del cinema e della televisione, penso alla centralità del personaggio, alla gestione dell’attenzione causata dalla struttura a episodi, credo che sia una nuova grande possibilità per noi scrittori».
Quali sono le sue fiction preferite? «Mi piace Foyle’s War, ambientata nella Seconda Guerra Mondiale, è fatta molto bene, riconosco gli abiti di quell’epoca. Poi Horatio Hornblower, storia di un ragazzo che vive le sue avventure nella marina britannica, durante le guerre napoleoniche. E sono una fan di Game of Thrones. Sembra fantasy, ci sono draghi, zombi… ma in realtà mostra le persone per quello che sono, cioè mostra la natura umana: desiderio, legami, tradimenti, intrighi, vendette… A parte i personaggi psicopatici, la maggior parte agisce spinta dalle circostanze. Come le persone reali». Il suo personaggio preferito? Due: «Faccio il tifo per la Madre dei draghi, Daenerys e John Snow, solo il loro legame può dare pace ai Sette Regni». E chi può dare pace al mondo in cui stiamo vivendo, minacciato da guerre, armi chimiche e atomiche? «Se devo pensare a una unione fantasy che salvi il mondo, penso a Donald Trump con Kim Jong un».