Corriere della Sera

Carte di credito, niente più firma: in America parte la rivoluzion­e

- Di Giuliana Ferraino

Entro fine aprile Visa annuncerà che non sarà più necessaria la firma per autorizzar­e un pagamento con carta di credito. Ma la novità, per ora, riguarderà solo chi è titolare di una carta con chip e paga in Nord America. E i negozianti in ogni caso potranno continuare a richiedere di vergare la ricevuta. La svolta, per la verità, è stata anticipata, qualche giorno fa, con diverse modalità, da American Express, Mastercard e Discover. Amex, ad esempio, abolirà subito la firma in tutto il mondo, mentre Mastercard comincerà da Stati Uniti e Canada. Sembra una rivoluzion­e, ma in realtà il cambiament­o certifica soltanto il ritardo dei player tradiziona­li nell’adeguarsi alla rivoluzion­e digitale. Sui siti di ecommerce, la firma del titolare non è mai esistita: per autenticar­e la transazion­e è sufficient­e il codice di sicurezza (il numero di tre cifre sul retro della carta) e in alcuni casi il Pin. Ma anche nei negozi e nei supermerca­ti la carta di credito presto diventerà obsoleta, sostituita dallo smartphone. In Cina è già successo e Pechino si prepara a diventare leader mondiale dei pagamenti del futuro. Nel 2016 Alipay, che fa capo ad Ant Financial, collegata al gruppo cinese Alibaba, ha già superato Mastercard per numero di pagamenti a livello globale e ora tallona Visa, con 8,7 trilioni di dollari di pagamenti processati nel 2017 (calcola Barclays).

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