Carte di credito, niente più firma: in America parte la rivoluzione
Entro fine aprile Visa annuncerà che non sarà più necessaria la firma per autorizzare un pagamento con carta di credito. Ma la novità, per ora, riguarderà solo chi è titolare di una carta con chip e paga in Nord America. E i negozianti in ogni caso potranno continuare a richiedere di vergare la ricevuta. La svolta, per la verità, è stata anticipata, qualche giorno fa, con diverse modalità, da American Express, Mastercard e Discover. Amex, ad esempio, abolirà subito la firma in tutto il mondo, mentre Mastercard comincerà da Stati Uniti e Canada. Sembra una rivoluzione, ma in realtà il cambiamento certifica soltanto il ritardo dei player tradizionali nell’adeguarsi alla rivoluzione digitale. Sui siti di ecommerce, la firma del titolare non è mai esistita: per autenticare la transazione è sufficiente il codice di sicurezza (il numero di tre cifre sul retro della carta) e in alcuni casi il Pin. Ma anche nei negozi e nei supermercati la carta di credito presto diventerà obsoleta, sostituita dallo smartphone. In Cina è già successo e Pechino si prepara a diventare leader mondiale dei pagamenti del futuro. Nel 2016 Alipay, che fa capo ad Ant Financial, collegata al gruppo cinese Alibaba, ha già superato Mastercard per numero di pagamenti a livello globale e ora tallona Visa, con 8,7 trilioni di dollari di pagamenti processati nel 2017 (calcola Barclays).