Avanti sette Paesi L’italia sceglierà tra Milano-torino e l’ipotesi Cortina
(f. van.) Il Cio ha ufficializzato che sette Paesi di tre continenti sono interessati ai Giochi invernali 2026. E allo stesso tempo cresce l’attenzione per l’edizione del 2030, per la quale si parla di una discesa in campo degli Usa e, magari, di uno dei contendenti attuali che dovesse levarsi dalla mischia. Andiamo con ordine. I comitati coinvolti sono questi: Austria (con Graz), Canada (Calgary), Giappone (Sapporo), Svezia (Stoccolma), Svizzera (Sion), Turchia (Erzurum) e Italia. Il Coni ha girato a Losanna la disponibilità di Milano (legata a Torino) e di Cortina. Però a ottobre a Buenos Aires non verrà dato il via libera a tutti per la seconda fase, che condurrà alla scelta della città olimpica nel settembre 2019 nel corso della sessione di Milano. E allo stesso tempo è da escludere che l’italia abbia due opzioni: «Sarà il Coni a indicarci il miglior progetto» spiega Christophe Dubi, direttore esecutivo dei Giochi. Il presidente del Cio, Thomas Bach (foto), aggiunge: «Non ci interessa avere un record di candidature, ma la miglior soluzione per l’olimpiade». In chiave italiana, due notizie importanti: non inciderà il doppio no ai Giochi estivi 2020 e 2024 e non conteranno le scorse settimane arruffate, con uscite anche a sproposito. «Preferiamo guardare all’entusiasmo che avete dimostrato» dice Dubi. L’attuale mancanza di un Governo frenerà l’avvio delle valutazioni? «Noi ci rimetteremo a quello che ci dirà il Coni».