L’Italbasket cerca l’ennesima rinascita con la rivoluzione saggia di Sacchetti
A Torino contro la Romania iniziano le qualificazioni mondiali: «Siamo un bel gruppo»
DAL NOSTRO INVIATO
C’è una Nazionale che il Mondiale l’ha salutato, fragorosamente. E ce n’è un’altra che invece, molto più modestamente, il percorso verso il Mondiale lo comincia stasera. Riparte da un nuovo allenatore, da giocatori che non ci sono (ah, la guerra tra Fiba ed Eurolega a quale scempio ha portato...), da facce nuove — o semivecchie — che invece ci sono. Riparte soprattutto da un Europeo dove l’eliminazione ai quarti di finale, il minimo sindacale, non ha nascosto le magagne di un movimento che si dibatte tra mille difficoltà.
Il basket italiano ricomincia da qui. Da Torino, da un Palaruffini sold out; dalla diretta (ore 20.45) su Sky, che si è presa a cuore questa Nazionale; da un’avversaria, la Romania, che presenta un paio di giocatori che militano Confronto Il neo c.t. azzurro Romeo Sacchetti (a destra) con Giorgio Chiellini (CiamilloCastoria) in Spagna e un gruppo di ragazzoni che fanno a spallate nel campionato autoctono, non esattamente una rivale irresistibile. E rinasce nel segno dei baffoni di Sacchetti Romeo detto Meo, la saggezza del buon padre di famiglia in panchina, così buon padre da aver lasciato il figlio Brian, convocato tra i 16 azzurri, in tribuna per la partita di debutto: «Conosco il valore di mio figlio, e non gli ho mai regalato nulla. Ha la forza di carattere di capire questa scelta».
Pronti a partire, in un girone a quattro che ne promuoverà alla seconda fase tre (oltre alla Romania, abbiamo pescato la Croazia e l’Olanda), con il lungo elenco degli assenti causa inderogabili impegni con i club: Gallinari e Belinelli stanno in America, Datome, Melli e Hackett faticano in Europa, Milano concede benignamente Abass e Fontecchio. Ma c’è un Ale Gentile che riveste l’azzurro dopo una stagione funesta, c’è un Della Valle in cerca di riscatto, c’è un Luca Vitali che ha raggiunto equilibrio e maturità.
«E c’è un bel gruppo che si è molto impegnato. Io sono il primo a essere curioso di vedere questa squadra in campo, voglio vedere ragazzi combattere e divertirsi», ammette Sacchetti. L’Italia del basket riparte da qui.