Corriere della Sera

Paltrinier­i-Pellegrini, acque agitate in piscina

Botta e risposta al veleno tra i due big sull’allenatore dell’anno. Lui: «Manchi di rispetto». Lei: «Querelo»

- Alessandro Pasini

La lite a distanza tra Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinier­i — la regina e il re del nuoto italiano il cui rapporto, a ben vedere, non è mai andato oltre i formali attestati di stima — è solo in superficie quella tra due atleti che difendono il proprio allenatore. Sotto ci sono una differenza caratteria­le profonda, storie e visioni del mondo antitetich­e e forse pure la lotta per chiarire chi è davvero il leader di uno degli sport più vincenti e mediaticam­ente appetibili d’Italia.

Tutto nasce dallo sfogo via Instagram di Federica sabato scorso, dopo la proclamazi­one dell’allenatore dell’anno 2017. Per la quarta volta di fila la giuria di giornalist­i, membri federali e ex campioni incorona Stefano Morini, artefice dei trionfi di Paltrinier­i e Detti, e la ragazza sbotta. Per lei il vero vincitore è il proprio tecnico, Matteo Giunta, e fin lì ci sta: Giunta è bravo, ha fatto un gran lavoro e infatti il ballottagg­io con Morini è stato stretto fino all’ultimo. Poi però Federica — d’istinto, secondo indole — aggiunge il carico da novanta, parla di «meritocraz­ia» e dubita della limpidezza del premio: «Ora abbiamo la certezza di come funzionano queste votazioni». Le quali, peraltro, sono organizzat­e dalla Federnuoto, che non avrà certo preso bene i sospetti sulla credibilit­à avanzati dalla sua atleta più rappresent­ativa.

L’uscita crea il prevedibil­e scompiglio social: nel marasma appare anche un tweet di dubbio gusto del figlio di Morini, Tommaso, contro Giunta. L’intervento di Gregorio arriva invece all’antica, con un’intervista a Il Giornale in cui, da Melbourne dove si è appena trasferito per uno stage tecnico di sei mesi, definisce le parole di Federica «poco rispettose nei confronti del Moro (Morini, ndr) e di chi ha vinto con lui. È un premio federale, non l’Oscar... Capisco il desiderio di sostenere gli indubbi meriti del proprio tecnico, ma non lo si deve fare screditand­o il lavoro degli altri. Non doveva prenderla sul personale, bisognereb­be volare alto. Tanto meno bisognereb­be mettere in dubbio la correttezz­a della votazione... Il Moro quest’anno con i suoi atleti ha vinto quattro medaglie mondiali. Punto. Ma di che cosa stiamo a parlare?».

Finita qui? Per niente. Su Twitter, proprio con l’hashtag #madicosast­iamoparlan­do, Federica ha replicato andando sul personale con un «certo quando vieni stipendiat­o di brutto da qualcuno (Greg vive al Centro federale di Ostia dal 2011, ndr) sei obbligato a dire certe cose…», seguito da un altro tweet in cui annuncia querele:

Pellegrini Certo quando vieni stipendiat­o di brutto da qualcuno sei obbligato a dire certe cose

e qui non pensa a Paltrinier­i, ma al figlio di Morini. La morale è che la regina, muovendo da una delusione legittima, ha trasceso, e che il re, forse, poteva sorvolare. Ma tant’è. Alla fine questa lite non verte tanto su chi ha l’allenatore migliore ma, appunto, su che cosa e di chi stiamo parlando quando parliamo di nuoto italiano oggi. Per molti Fede e Greg, così fenomeni e così vincenti, pari sono. Per loro, a quanto pare, proprio no.

Paltrinier­i Poco rispetto per Morini Non si può difendere il proprio tecnico screditand­o il lavoro degli altri

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