Corriere della Sera

Il nuovo volto (buono) di Città del Messico

Da semplice scalo aereo di un Paese «difficile» sta diventando una vera meta turistica, con un ritmo di crescita dell’8% all’anno. I suoi 300 quartieri sono mondi a sé, con locali, musei e super vita notturna. La morale? «Siamo diventati un’oasi felice»

- Fabrizio Guglielmin­i

Ci si può rilassare in una megalopoli da 25 milioni di abitanti? Nel caso di Città del Messico la risposta è sì, a condizione di fidarsi di Gabriel Garcia Marquez e Roberto Bolaño, capirne le tante contraddiz­ioni e, seguendo lo spirito edonistico dei messicani, scegliere i quartieri che dal 2000 in poi sono protagonis­ti della rinascita della Ciudad: Condesa, Roma, San Angel, dove i locali alla moda sono affiancati dai banchetti di street food, quesadilla­s, tostadas e tacos. Angoli urbani che non sembrano appartener­e a una capitale dai numeri kolossal e dal traffico folle: a oltre 2.200 metri di quota ci sono 300 colonias (quartieri), 500 grattaciel­i, migliaia di ristoranti che offrono il meglio delle cucine di tutti i distretti del Paese e un ritmo di crescita annua dei visitatori dell’8%, con circa 140 mila italiani che non la consideran­o solo uno scalo aereo ma ci passano 3 o 4 giorni scoprendo una mondo a sé: «Viviamo in un’oasi felice, rispetto a tanti distretti federali dove la criminalit­à è una piaga», ci racconta Juan Luis Aguirre web designer, «molti quartieri sono piccole città a sé con locali, musei e una vita notturna eccellente, ogni giorno apre qualcosa di nuovo». Il «nuovo» è anche l’«energia vibrante» che è la principale motivazion­e per cui è stata scelta dal New York Times come prima destinazio­ne fra 52 città nel 2016. Colonia Roma e Condesa sono le zone da visitare per capire come vive l’«oasi felice»: l’architettu­ra è Art Déco e l’atmosfera è rilassata con una vita notturna che comincia con una cena alle undici per andare avanti fino all’alba. Girando a piedi o prendendo un taxi (le corse costano mediamente 80 pesos/4 euro) da qui si raggiungon­o le gallerie d’arte che espongono arte contempora­nea di nomi emergenti o affermati: la Galería OMR (Plaza Río de Janeiro 54 Colonia Roma) e Proyectos Mondova (proyectosm­onclova.com) a Roma Norte.

L’energia della Zona Rosa

Dalla fermata della metro Insurgente­s si entra nella Zona Rosa (fra i boutique hotel il Galleria Plaza brisas.com.mx): è una delle aree simbolo della Mexico Reinassanc­e (parte dell’enorme quartiere di Colonia Juarez) delimitato da Avenida Insurgente­s e Paeseo de la Reforma, quest’ultimo costruito per volere dell’imperatore Massimilia­no d’Asburgo. Fra i tantissimi ristoranti abbiamo scelto De Mar a Mar (www.facebook.com/De.Mar.a.Mar/) famoso per i suoi crudi di pesce e per lo shopping di ogni genere la pedonale Calle Genova.

La dolce vita della Condesa

Tre Colonie formano la Condesa e includono il Parque México (rinnovato dal 2008 al 2013) circondato da locali per l’aperitivo o per la cena (La Ruota, El Ocho, Temporal) Nei dintorni. la

A tavola Migliaia di ristoranti offrono il meglio delle cucine del Paese Kolossal Numeri colossali, traffico folle e cinquecent­o grattaciel­i

libreria-caffè El Pendulo ha una delle sue sei sedi (Nuevo León 115, Condesa.5286.9493 pendulo.com); per i residenti è una garanzia dal caffè alla cena ma anche per i concerti dal vivo nella libreria di Péndulo Roma nel bar El Foro del Tejedor. Sempre per la musica dal vivo (rock e pop messicano) un altro indirizzo popolare fra i residenti è il Pasaguero (www.facebook.com/ Pasaguero) con live quasi ogni sera.

Indirizzi da scrittori

Gabriel Garcia Marquez aveva scelto calle Fuego (al civico 144), ai Jardines del Pedregal, un’area residenzia­le modernista costruita a partire dagli anni ‘40. A nord della casa dello scrittore altre due tappe nella colonia San Angel: il Mercado del Carmen e la Casa Studio di Diego Rivera e Frida Khalo (il museo dell’artista è invece a Del Carmen www.museofrida­kahlo.org.mx).

Arte Le gallerie espongono arte contempora­nea di nomi emergenti o già affermati

I romanzi di Roberto Bolaño sono pieni di luoghi veri e fittizi di Città del Mexico. In calle Morelos 62 (Col. Juárez Tel.

5546 0255) il Café La Habana era luogo di ritrovo per lo scrittore cileno e i suoi colleghi del movimento dell’Infrareali­smo, che appare come Café Quito nei «Detective Selvaggi».

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