Il caso delle vacanze di Grillo a Malindi E Briatore lo difende: ma quale lusso?
Il leader aveva elogiato la povertà. L’imprenditore: resort in Kenya meno cari di Cortina
fotografato proprio nel suo resort: «La storia non è come l’hanno dipinta i giornali. Malindi non è Sankt Moritz, o Courmayeur. Soggiornando in una casa a Malindi si spende il dieci per cento rispetto a Cortina, i prezzi sono modesti». A giudicare dalle immagini che girano sui siti Grillo non è stato «pizzicato» in un posticino modesto. «Tutte balle, io so esattamente dove alloggia». La villa sulla spiaggia di Malindi acquistata nel 2012 dalla signora Grillo? «Si tratta di un residence con appartamenti uno vicino all’altro, niente di lussuoso. Proprio come il mio Lion in the Sun, non è un posto inaccessibile. Senza le cure, una vacanza da me si può fare con 600 euro».
Fuori stagione, forse. Ieri i prezzi sul sito del raffinato hotel nato dalla ex villa di Briatore, dove hanno alloggiato Berlusconi e Naomi Campbell, Fernando Alonso e Paolo Bonolis, erano diversi: circa 3.500 euro a persona in mezza pensione (volo escluso), con spa e centro benessere. Ma il patron del Billionaire insiste: «Hotel di lusso? Mi viene da ridere, il lusso a Malindi non esiste, si può mangiare con 19 euro. Io in Africa porto mio figlio a vedere gli orfanotrofi». La gente che scrive sui social è imbufalita con Grillo, non hanno ragione? «No, c’è un accanimento pazzesco — continua Briatore — I social sono fuori controllo, siamo tutti bravi a cercare di abbassare il livello di vita degli altri. Dov’è lo scandalo se Grillo fa il bagno in «Incoerente? Io non seguo la politica italiana, non so cosa fanno i Cinquestelle»
Sardegna? Anche in Costa Smeralda ci sono case da 200 mila euro e ville da milioni».
Vero, ma tanti italiani che la casa al mare non possono permettersela faticano a comprendere come si possa vivere da nababbi e predicare una vita francescana, scrivendo sul blog «povertà è godere di beni minimi e necessari, quali il cibo necessario e non superfluo, la casa necessaria e non superflua...». Come superflue sono «le famose e cretinissime “barche”». Incoerenza? Doppiopesismo? Presa per i fondelli? Briatore sta con l’amico Beppe, già contestato in passato per la Ferrari e lo yacht: «Non vedo dove sia lo scandalo se ti fai un giro sulla barca di un amico. Anche i politici hanno il diritto di andare in vacanza e Malindi è più in linea con la filosofia di Grillo rispetto a Cortina». Anche per lei il rimedio è la povertà? «Io non seguo la politica italiana, non so cosa fanno i Cinquestelle».
Su cosa abbia fatto Grillo nel paradiso africano durante le feste, non si esprime: «Agli italiani interessano il lavoro e la pensione, non cosa fa Grillo a Malindi. In Italia il livello di povertà è alto come mai prima e i politici non se ne occupano. Vivono nella loro sfera di cristallo e vogliono solo mantenere il loro posto di lavoro, che è il potere». Vale anche per Grillo? «Mi scusi, ma adesso devo proprio scappare».
Cosa avrebbe detto una giuria popolare? Avrebbe gridato al complotto? Altro che elogio della povertà «Se non hanno più il pane che mangino brioches» sarebbe stata più appropriata come citazione
Pd