Corriere della Sera

Allegri sa fare i suoi conti «Macché pareggio a noi servono i tre punti»

- DAL NOSTRO INVIATO Paolo Tomaselli

TORINO Se «Spalletti ogni tanto è bravo a fare anche l’attore» come dice con ironia il suo collega Massimilia­no Allegri — definirli amici sarebbe troppo — anche l’allenatore della Juventus non se la cava male: dietro la consueta maschera scanzonata e fatalista di chi non vuole mai caricare nessuna partita di significat­i particolar­i, Max sente che la sfida alla Roma arriva al momento giusto. E nel posto giusto, lo Stadium, in cui la sua squadra vince da 24 partite.

La Juve ha metabolizz­ato piuttosto bene la debacle di Genova di due settimane fa, ha avuto una reazione convinta contro Atalanta e Torino e ha pescato il Porto agli ottavi di Champions. Allegri ha ritrovato i gol di Higuain, il cambio di passo di Dybala e da oggi anche l’esperienza di Barzagli. Se gli ultimi due come sembra partiranno dalla panchina è solo un segnale di abbondanza. E di forza, perché come dimostrato nel derby, dopo 50 giorni di assenza l’argentino sbarbato «sarà il nuovo acquisto della Juve assieme a Pjaca (convocato, ndr). Anche se per il mercato ho scritto la letterina...». Anche come assetto in campo, la Juve potrebbe avere svoltato e non vede l’ora di trovare conferme, contro un avversario completo «solido e tosto». La chiave? Non è bello da dire, ma l’infortunio di Dani Alves a Genova ha ridato più equilibrio e logica alla difesa, consentend­o ad Allegri di giocare con un rombo a centrocamp­o in cui la manovra è più fluida anche sulle fasce e Pjanic si muove a suo agio, più vicino a Higuain.

Proprio per il bosniaco non sarà una serata qualsiasi: «Sta crescendo molto — sottolinea Allegri — e giocherà una partita serena, come è giusto che sia. Dopo cinque anni a Roma dentro di lui però ci sarà qualcosa di particolar­e e sarà una gara diversa dalle altre». Lo è anche per la Juve, che finisce qui il 2016 in campionato, con una giornata di anticipo per l’impegno in Supercoppa. Con una vittoria Allegri centrerebb­e due record: i 100 punti nell’anno solare e le 25 vittorie di fila allo Stadium, dove la Roma non ha mai fatto punti.

L’obiettivo minimo è tenere i gialloross­i a distanza di sicurezza. Ma Allegri non firma per il pareggio, che del resto manca alla Juve dal 19 febbraio a Bologna: «Il pari non va bene perché è uno scontro diretto — rilancia Max —. E per noi sarebbe importante vincere. Anche per essere sicuri di rimanere in testa davanti alla Roma a Natale, visto che poi loro giocherann­o una gara in più». In realtà anche il pareggio lascerebbe il primato intatto, sotto l’albero bianconero. Max l’attore lo sa. Ma chiudere il sipario gialloross­o stasera vale molto di più di tre punti.

d Allegri Il pari non va bene perché è uno scontro diretto Serve vincere per essere sicuri di rimanere in testa davanti alla Roma a Natale

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L’ex Miralem Pjanic, 26 anni, è arrivato in estate dalla Roma (LaPresse)

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