Cibo, vino e fiducia degli altri Le nuove vite di Oscar e Mat
Storie di due ragazzi nei video di Garzella e Macelloni
Mathieu si ricorda ancora quando, da bambino, preparava per i suoi amichetti la pasta al sugo fantasia: se lo inventava al momento in base a quello che trovava in frigo e faceva tutto da solo, nonostante avesse solo otto anni. Quella passione per la cucina non si è mai esaurita, anzi è stata una compagnia. Nei momenti bui della dipendenza da Internet — intere giornate chiuso in casa a chattare su Facebook con gli amici virtuali, perché quelli reali non c’erano —, nei giorni delle litigate con la mamma, come quella sera in cui se ne è andato da casa per andare a vivere con il papà. A 14 anni. Oggi che ne ha 19 per Mathieu la cucina è diventata un lavoro: da un anno è aiuto cuoco all’osteria Al Canarino di Udine, dove si sbizzarrisce tra carne, pesce e primi, entusiasta come quando era un bambino. «Grazie a questo posto sto molto meglio: sono diventato meno timido, mi sono fatto nuovi amici, al computer ci sto poco tempo. E soprattutto sono riuscito a prendermi un appartamentino in affitto e ad andare a vivere da solo, con l’aiuto di papà. Così con mamma non litigo più, anzi ultimamente ci vediamo spesso». La rinascita di Mathieu Sello è anche merito di Andrea, l’oste del Canarino, che insieme alla moglie Sonia è diventato una seconda famiglia per questo ragazzo introverso e infelice che un’estate ha bussato alla loro porta in cerca di un lavoro dopo aver girato tutti i ristoranti di
Nomadismo artistico Una mostra a Palazzo Vecchio e una proiezione on the road per le strade del capoluogo, su una bici con schermo
Udine. Loro gli hanno dato fiducia e lui l’ha ripagata tutta. La storia di Mathieu è una delle 200 raccolte in tutta Italia dai registi Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni per «Oltre le generazioni», il progetto realizzato in occasione del Festival delle Generazioni di Firenze insieme ad Anteas (Associazione nazionale tutte le età attive per la solidarietà) e alla Federazione nazionale pensionati Cisl. Un mosaico di video che raccontano l’Italia di oggi: dai bambini ai ragazzi, dagli adulti agli anziani, da Salerno a Pinerolo, storie di vita. Con momenti difficili che poi passano, o scelte che sembrano particolari, come quella di Oscar Bissinger, 27 anni, rientrato a Palermo dopo aver vissuto a Stoccolma con la mamma svedese fino all’esame di maturità. Ma che alla fine sono solo scelte. «Perché nessuna vita è strana o normale, semplicemente ogni vita è unica», spiegano i due registi. Per esempio oggi Oscar è un apprezzato impiegato nell’azienda di vini naturali di Francesco Guccione, a Palermo, un altro datore di lavoro che ha deciso di far crescere un giovane un po’ spaesato dopo tanti anni all’estero, adora la sua città e non vuole più andarsene dalla Sicilia. «Anzi, vorrei aprire anche io la mia attività qui, un giorno. Mi spiace che tanti miei coetanei lascino questa regione, so che non offre molto ma proprio per questo bisognerebbe rimboccarsi le maniche. Comunque io la preferisco alla Svezia, in cui tutto è programmato, più facile forse, ma anche più piatto. Mi mancavano il senso di iniziativa italiano. E il sole».
I video-ritratti, in cui i protagonisti vengono intervistati su dieci temi (dall’amore al lavoro, dalla felicità al futuro) saranno esposti in una mostra multimediale a Firenze (nella Sala d’arme di Palazzo Vecchio), proiettati in giro per la città a bordo di una bici con lo schermo e commentati durante un evento il prossimo 13 ottobre. Poi dall’anno prossimo andranno in tour nei capoluoghi che hanno ospitato le riprese. Mathieu aspetta di rivedersi a Udine. E si chiede che cosa succederà nel frattempo: sul futuro non ha ancora le idee chiare. Ma intanto si concentra sul risotto, il piatto che gli viene meglio, e se si guarda indietro non può che essere soddisfatto di sé.