Corriere della Sera

Il Barocco e i grembiuli di voile La grandeur francese di Fendi

La viaggiatri­ce di Les Copains e la guerriera in bustier di Genny

- Pa. Po.

una Maria Antonietta con le sue sete, i suoi colori, i suoi broccati e i suoi nastri quella immaginata per Fendi da Karl Lagerfeld. Ma «rivoluzion­ata» all’oggi: non più brioche ma barrette energetich­e. Leggerezza e sport dunque assai ben dosati a una certa femminilit­à sfacciata da regina di una corte libertina e rococò. Ecco vite strizzate e grembiuli di voile e pantaloni da golfista in tessuti tecnici. Mini a palloncino in fil coupé metallizza­to, bluse di organza trasparent­e, gonne plissé d’oro, piccoli pull colorati. Il segno del tempo con le righe Fendi (Pequin) sui tubini di cotone. E la grandeur francese non lesina in coccarde e fiocchi trasforman­do la divisa da lavoro (la giacca) in un gioco. Se non sono stivali sono sneaker di maglia originalis­sime e se non è la Pekaboo è la Kan I, la nuova borsa di Silvia Fendi, iper accessoria­ta con una serie di tracolle ricamate, borchiate, infiocchet­tate Il lungo rosa principesc­o di Luisa Beccaria; l’abito argento di Genny; le trasparenz­e di Anteprima

È una viaggiatri­ce curiosa che ritorna sempre con le emozioni dei luoghi. Ecco i giardini incantati di Marrakech e le sabbia di Tangeri nella nuova collezione Les Copains di Stefania Bandiera. Non c’è Le insegne dai colori impossibil­mente pop delle spiagge australian­e, con i motti di filosofia da surfista stampati tutto maiuscolo. Una casetta azzurra sulle palafitte tra un cielo e un oceano di un blu iperreale. Accanto alle immagini di Micol Sabbadini che ci fanno salutare con affetto l’estate appena terminata, alla Galleria Antonio Battaglia di via Ciovasso, ieri sera c’erano le sciarpe che Faliero Sarti ha pezzo che non sia una cartolina: le sahariane di organza, i pantaloni cargo di seta, gli abiti a punto pizzo corti e freschi, i costumi all’uncinetto, le maglie di fettucce di cotone, le giacche di lino grezzo e gli ac- La tuta verde brillante di Les Copains; nella foto grande Gigi Hadid sulla passerella di Fendi cessori di cuoio vintage persino per le collane che sono cinture. Luisa Beccaria continua invece la sua invasione nei musei milanesi. Questa volta il Nazionale della scienza e della tecnica: sfilata nella loggia e back stage mozzafiato nella sala del cenacolo. Luogo perfetto per questi abiti eterei e leggeri. I lunghi da dea greca ripresi sotto il seno di tulle rosa. I plissettat­i per romantiche ninfee. Ma anche i tailleur di lino grezzo ricamato. O i corti un po’ Seventy con le maniche scampanate. Codici estetici molto Beccaria.

Da Genny è una donna guerriera in organza e bustier profilati di cinghie argento e cuoio o una sofisticat­a creatura in chiffon che si aprono come certe calle fotografat­e da Robert Mapplethor­pe. Come è un po’ Sara Cavazza Facchini, la stilista, bella e battaglier­a, con una vena romantica e sognatrice.

«Penso sempre a una donna che con i miei capi si può togliere di dosso la sua età»: così Izumi Ogino racconta la sua Anteprima che vista come un elisir di giovinezza ha un suo perché. Così ecco la polo che è un minidress e si porta con la longuette e le stringate maschili ma con il tacco a spillo. Il capo antietà: un bomber a pois reversibil­e. Oh yeah, che teddy girl!

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