Poco profonda
5 COSA STA SUCCEDENDO 260
3.0 – 4.0 4.0 – 5.0 5.0 – 6.0
7 1 6 aprile 2009 5,5 2 NORCIA
Le repliche sismiche dopo la scossa più forte, di cui: 20 maggio 2012 l’Italia si trova in una zona che mostra pure altri frazionamenti con scontri incrociati di forze che portano il mare Tirreno ad allargarsi e l’Adriatico a restringersi. Da questo infernale scenario geologico nasce il triste record che abbiamo di essere uno dei Paesi più sismici della Terra.
Purtroppo, dal punto di vista scientifico, il terremoto della notte scorsa rientra nella «normalità» di un’area altamente sismica, dunque con elevata pericolosità. Un territorio capace di esprimere, nel corso della sua storia, eventi abbastanza simili; come i terremoti quasi gemelli del 1639 e 1646 o l’altro dagli effetti comparabili del 1703. «Anche se non vuol dire niente — spiega Tertulliani — bisogna notare che qui da un po’ di tempo non si registravano eventi violenti. 79 3 26 settembre 1997 6,5 ARQUATA DEL TRONTO PESCARA DEL TRONTO 4 6 maggio 1976 7 ACCUMOLI 23 novembre 1980 1 7,5 AMATRICE Epicentro ACCUMOLI ILLICA 8 per fortuna non provocano danni e non fanno notizia, ma che testimoniano di una condizione del suolo sempre a rischio di cui essere coscienti.
Proprio per le sue caratteristiche la zona investita dal sisma è costellata da strumenti di rilevazione. «I dati che raccogliamo però — nota amaramente lo scienziato dell’Ingv — ci servono per mantenere una costante osservazione e per cercare di capire il fenomeno sperando un giorno di arrivare a individuare in anticipo qualche segnale degli eventi che oggi ci colgono all’improvviso».
Lo sforzo di indagine che si compie è notevole e coinvolge altri gruppi. «Dall’Umbria alla Campania sono numerosi gli studi che abbiamo in corso sulle faglie attive — ricorda Paolo Messina, direttore dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Cnr — e in particolare effettuiamo approfondimenti sulla microzonizzazione, cioè sulle fratture minori disseminate nel sottosuolo, importanti per valutare il pericolo». 8,5