Montella: «Milan da Europa League» Mihajlovic punge
Non sarà presente in tribuna ma il suo fantasma aleggerà questa sera sullo stadio di San Siro. Ieri lo ha evocato da Torino Sinisa Mihajlovic, l’allenatore che più di ogni altro ha gonfiato il petto rivendicando contro il presidente rossonero l’autonomia delle decisioni. «Non ho bisogno di rivincite su nessuno. Certo, mi spiace non aver concluso la stagione, avevo lasciato il Milan in Europa e in finale di Coppa Italia, sono convinto che con me il sesto posto sarebbe stato raggiunto. Ho conosciuto l’ultimo Berlusconi e mi è dispiaciuto molto leggere alcune sue dichiarazioni dopo l’esonero. Lo ringrazio per avermi fatto allenare il Milan, nonostante talvolta volesse mettersi al posto mio in panchina. Qua si può fare calcio: penso che il primo Berlusconi e il Cairo di oggi si somiglino. Con l’ultimo Berlusconi invece Urbano Cairo non ha nulla a che vedere». Touché.
Negli stessi minuti il presidente milanista faceva gli auguri al telefono a Vincenzo Montella per il debutto in campionato. Ne avrà bisogno il neo tecnico, «emozionato per ereditare la panchina che fu di Allegri e Ancelotti», e desideroso di dare una nuova impronta alla squadra. «Mi ispiro alla nazionale di volley che con lo spirito di gruppo è arrivato in finale». Il Milan che vive la precaria situazione di chi è stato venduto ma non è ancora stato comprato (con la conseguenza che sia Fininvest sia i cinesi sono riluttanti ad anticipare risorse per il mercato) non è nei primissimi posti nelle griglia di partenza. «Sulla carta ci sono squadre più attrezzate di noi. L’obiettivo per essere raggiungibile deve essere credibile: quindi il nostro è l’Europa League» aggiunge l’Aeroplanino.
A luglio si immaginava probabilmente una campagna acquisti diversa sperando nella pioggia di milioni dei nuovi padroni cinesi. «Un allenatore da solo non può fare miracoli. Nei miei primi giorni l’approccio era stato differente poi ho capito a cosa andavo incontro. Sosa? Avevo chiesto Iniesta ma non c’è stata possibilità...» prova a scherzare Montella.
Oggi il fratello del principe Al Thani, proprietario del Psg, sarà a San Siro. Per piacere e non per parlare del prestito di Stambouli.