La nuova vita di Miroslawa tra amore e vini

Ha trovato l’amore, «un uomo divertente e sensibile» che vorrebbe sposare magari in chiesa, commercia vini (italiani) a Vienna e vorrebbe presto vendere prosciutti e salumi emiliani in Austria. Intanto continua a fare la traduttrice per un’azienda informatica. È la nuova vita di Katharina Miroslawa, l’ex ballerina polacca — oggi 54enne — condannata nel ‘93 a 21 anni e 6 mesi come mandante dell’omicidio dell’industriale Carlo Mazza, suo amante, il cui cadavere venne ritrovato a Parma nella notte tra l’8 e il 9 febbraio 1986, a bordo di una Renault coperta di neve. Per il delitto fu condannato a 24 anni l’ex marito di lei, Witold Kielbasinski, che era anche il suo partner negli spettacoli nei night. Il giallo tenne banco per anni su giornali e tv: secondo le tesi dell’accusa il movente dell’assassinio furono due polizze sulla vita, per oltre un miliardo di vecchie lire, che Mazza aveva stipulato a suo favore. Un’ipotesi da lei sempre respinta. Dopo sette anni di latitanza e 12 anni di carcere, passati in gran parte alla Giudecca di Venezia, e uno in affidamento ai servizi sociali, dal 25 giugno 2013 è una donna libera. E se n’è andata nella capitale austriaca, residenza dei genitori. Del nuovo compagno dice: «È svedese e lavora nel settore informatico, sa tutto e crede nella mia innocenza». E sul processo: «Vorrei la revisione ma servono un buon avvocato e tanti soldi, e io non li ho», ha raccontato alla Gazzetta di Parma. Madre di Niki, 36 anni, Miroslawa nega di avere un’altra figlia e bolla la cosa come pura diceria.