Renzi annuncia: tasse giù Effetti sul modello Ryanair
Attacco di 5 Stelle e Lega al premier: una provocazione
«Ridurre le tasse non è soltanto giusto, ma è anche un fatto di competitività». Lo ha scritto su Facebook il premier Matteo Renzi annunciando un ulteriore taglio alle tasse in arrivo «con la prossima legge di Stabilità». Parole che scatenano la reazione della Lega e dei 5 Stelle che evocano addirittura l’arrivo dei «forconi» a Palazzo Chigi.
Complice l’investimento da un miliardo di dollari annunciato da Ryanair nel nostro Paese, il capo del governo afferma che ci sono le condizioni per attirare gli investimenti esteri, che il suo governo ha sin qui ridotto le tasse e che lo farà ancora con la prossima legge di Stabilità, in autunno. Parole e concetti che scatenano soprattutto la reazione dei Cinque Stelle, che mettono in discussione le cifre di Renzi ed evocano addirittura l’arrivo dei «forconi» a Palazzo Chigi.
È una nota del presidente del Consiglio a produrre le polemiche. Renzi brinda agli investimenti della compagnia aerea low cost, rimarca di aver ridotto alcune tasse aeroportuali e ne fa un’occasione per un discorso che è anche una promessa: «Ridurre le tasse non è soltanto giusto, ma è anche un fatto di competitività» scrive su Facebook, rivendicando che «da quando siamo al governo lavoriamo per ridurre le tasse. Lo abbiamo fatto con gli 80 euro, con il Jobs act, con l’Irap sul costo del lavoro, con Imu e Irap agricola, con Imu e Tasi sulla prima casa, con il super ammortamento». Quindi l’annuncio contestato: «Continueremo» ad abbassare le tasse «con la prossima legge di Stabilità».
Il riferimento di Renzi è soprattutto alle tasse sulle imprese, a quel taglio dell’Ires che è stato più volte annunciato dal governo, ma la genericità dell’annuncio scatena le opposizioni. Il vicepresidente della Camera, il grillino Luigi Di Maio, è il più duro: «Forse mi sono perso qualcosa, ma non capisco quando avrebbe iniziato a ridurre le tasse visto che secondo gli ultimi studi il carico fiscale è aumentato di alcuni miliardi di euro. Renzi la smetta di provocare gli italiani con queste balle, altrimenti prima o poi si ritroverà i forconi sotto Palazzo Chigi».
Ma Renzi sul social network dice anche altro, e anche lui fornisce delle cifre. Ricorda che «l’ultima tassa alzata in Italia è stata l’Iva nell’ottobre 2013, e da un governo precedente. Adesso la musica è cambiata e contemporaneamente abbiamo battuto tutti i record di incassi dalla lotta contro l’evasione (quasi 15 miliardi nel 2015). Leggo tante critiche sulle nostre misure di politica economica. Per l’Italia di oggi non conosco una ricetta migliore di quella di abbassare le tasse e continuare con le riforme strutturali. Per rendere questo Paese finalmente più semplice e più giusto. E per dare a chi vuole investire, come ha fatto Ryanair, le condizioni di farlo. Viva l’Italia».
Le reazioni all’attacco del vicepresidente della Camera al premier non tardano ad arrivare. E, a difendere Renzi, scendono in campo diversi esponenti dem. Per il responsabile economia e lavoro del Pd, Filippo Taddei, «Di Maio dovrebbe frequentare il mondo reale e non ristretti circoli di potenti amici». Rincara la dose il capogruppo alla Camera, Ettore Rosato: «Il grillismo in giacca e cravatta non vale più di quello che s’arrampica sui tetti. Oggi colui che vorrebbe essere un giorno il candidato premier, Luigi Di Maio, non solo insulta Renzi ma di fatto incita i cittadini a ribellarsi non con gli strumenti della democrazia, per esempio con il voto, ma coi forconi». Duro invece l’attacco a Renzi da parte del leader della Lega, Matteo Salvini: «Dice che ha ridotto le tasse... Toglietegli il bicchiere!».