I segreti di Hallfredsson «Stiamo facendo la storia e abbiamo tolto le birre»
(l.v.) Emil Hallfredsson, 31 anni, 55 partite e 1 gol con la nazionale islandese, 34 e 1 con la Reggina, 178 e 16 con il Verona, 11 e 0 con l’Udinese, lei lo ha promesso alla Gazzetta dello Sport, prima di Euro 2016: se andiamo in semifinale, nuoto con gli squali nel parco acquatico vicino a casa mia. Pronto a buttarsi? «Era una battuta! Però siamo pronti. Tutti gli islandesi lo sono. Peccato che ci sia un problema: la Francia non ci sottovaluterà come ha fatto l’Inghilterra». In che senso? «Contro l’Austria abbiamo segnato un gol con schema su fallo laterale: lancio a catapulta del capitano (Aron Gunnarsson; ndr), sponda di testa di Arnason e gol. Contro l’Austria di Bodvarsson, contro l’Inghilterra di Ragnar Sigurdsson. Uguale. E lo abbiamo fatto cinque giorni fa, non cinque anni fa. L’Inghilterra non ci aveva studiato. Ma la Francia non ci farà lo stesso piacere. La Francia ci studierà». Quale era il vostro obiettivo? «Passare il primo turno. Ma ora abbiamo alzato l’asticella». Il segreto dell’Islanda? «Giochiamo uno per tutti e tutti per uno. Non c’è spazio per l’egoismo». Correte come matti. Preparazione speciale? «No, ci fa correre una motivazione: stiamo facendo la storia. E forse siamo meno spremuti di altre Nazionali». Come vi ha cambiato la guida tecnica di Lagerbaeck? «Ci ha dato esperienza internazionale e ci ha tolto la birra. Ci sarà tempo per bere a Reykjavik, finito l’Europeo». Ha visto l’Italia? Il suo compagno Bjarnason, ex Pescara, ci ha detto: chi difende bene, vince. «Vero. L’Italia è la mia squadra preferita. Un grande gruppo. Tutti lavorano per il bene della squadra e sanno cosa devono fare. Mi piacciono le squadre organizzate».