Corriere della Sera

Balotelli, rissa all’alba «Sono false dicerie» Un ferito perde tre dita

- Monica Colombo Carlos Passerini

Shopping Mario Balotelli e il fratello Enoch in via Montenapol­eone a Milano (LaPresse) Risse, inseguimen­ti, pugni: chi c’era parla di «scene da Gomorra». Tutto è successo nel parcheggio del Coco Beach di Lonato, locale notturno sul lago di Garda. Un episodio oscuro sul quale indagano i carabinier­i di Desenzano. I fatti: sabato mattina alle 4 si presenta Mario Balotelli, accompagna­to dal fratello Enoch e da tre amici. In partenza ci sono due autobus che riportano a casa due comitive della Valtrompia dopo un addio al celibato. C’è chi chiede un selfie a Mario, ma anche chi lo offende con un insulto razzista. Enoch a quel punto si infuria, secondo quanto riferito da G.B., testimone dell’accaduto. I pullman partono ma la corsa dura 300 metri. Mario non si dà pace. «L’Audi guidata dall’amico supera il primo pulmino e gli sbarra la strada, mentre la vettura con a bordo Balotelli si posiziona a fianco del pullman» aggiunge G.B. «Mario e gli amici hanno picchiato contro il vetro del bus, fino a costringer­e il conducente ad aprire. Sono saliti ed è nata una colluttazi­one tanto che poi un ragazzo della sicurezza ha detto che anche Balotelli aveva preso un calcio in faccia. Dopo la chiamata alla polizia, Mario e i suoi amici si sono dileguati». Sull’autobus un 33enne di Sarezzo ha perso parte delle tre dita di una mano, probabilme­nte intrappola­te nelle guida del sedile: ne avrà per 40 giorni. «I giornali si concentrin­o sui risultati della Nazionale e non su false dicerie sulla mia vita privata» ha scritto Mario su Instagram. Ma stavolta dovrà spiegarlo alle forze dell’ordine.

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