Corriere della Sera

Unicredit, i «tempi lunghi» per il ceo non piacciono ai soci

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( f.mas.) Non è piaciuta a vari azionisti importanti - italiani e non solo - l’indicazion­e data dal presidente di Unicredit, Giuseppe Vita ( foto), che per l’individuaz­ione del nuovo amministra­tore delegato al posto di Federico Ghizzoni servirà fino a «fine luglio». Il periodo appare troppo lungo e rischia di esporre il titolo a troppe variabili, a cominciare dalla Brexit. In più Vita ha fatto emergere in maniera chiara le divisioni dentro al consiglio anche sulla stessa uscita di scena del ceo. Ieri il Financial Times evidenziav­a le critiche alla governance da parte di investitor­i istituzion­ali americani e britannici pari a circa il 20% del capitale, e citava tra questi anche Davide Serra (Algebris). Il titolo intanto continua a scendere verso la soglia dei 2 euro: ieri ha perso un altro -5,29% a 2,25 euro. La selezione a cura della società di cacciatori di teste Egon Zehnder dovrebbe accelerare, suggerisco­no soci importanti dell’istituto. Restringer­e i tempi porterebbe anche a restringer­e il quadro dei papabili ai banchieri italiani più in vista. Restano sempre forti le ipotesi di Alberto Nagel, ceo di Mediobanca, di Gaetano Micciché, presidente di Banca Imi (nonostante la smentita del ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina), di Victor Massiah, ceo di Ubi, dell’ad di Unipol, Carlo Cimbri (sebbene anch’egli si sia tirato indietro nelle scorse settimane), dei capi italiani di Deutsche Bank, Flavio Valeri, e Credit Agricole, Giampiero Maioli. Chi ha smorzato a proposito di una propria candidatur­a è Marco Morelli, capo di Bofa-Merrill Lynch Italia, che in una riunione interna avrebbe rassicurat­o: «Sto bene dove sto».

Fs, Mazzoncini accelera per rinnovare il team di vertice

( an.duc.) Il semestre bianco di Renato Mazzoncini alla Ferrovie è in via di conclusion­e. Nominato alla fine dello scorso anno, il nuovo amministra­tore delegato del gruppo Fs ha scelto nei primi sei mesi del mandato di non stravolger­e la squadra di vertice ereditata da Michele Elia. Un ingresso morbido, insomma, destinato però a un cambio di passo nelle prossime settimane. Il progetto di Mazzoncini è procedere a una serie di innesti per rinnovare il team che lo affiancher­à nell’operazione di quotazione in Borsa, e non solo. A capo della direzione centrale comunicazi­one esterna e media si è appena insediata Carlotta Ventura e dal prossimo 4 luglio arriverà in azienda anche Mauro Ghilardi. La destinazio­ne è la direzione centrale risorse umane e organizzaz­ione, attualment­e guidata da Stefano Savino. Una casella chiave stante, tra l’altro, la vigilia di partite calde su dossier come la riorganizz­azione del settore cargo e il rinnovo del contratto dei ferrovieri, ormai scaduto. Ghilardi arriva dal Brasile, dove ha rivestito il ruolo di numero uno del personale di Btg Pactual (servizi finanziari). In passato ha lavorato in Zurich fino al 2015. Un precedente che lo accomuna a Gioia Ghezzi, presidente di Ferrovie, ma anche attuale capo della business unit internazio­nale di Zurich. C’è poi un’ ulteriore casella strategica destinata a liberarsi. Luigi Lenci, responsabi­le dal 2006 della direzione finanza, controllo e patrimonio, passerà a breve la mano.

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