Corriere della Sera

Scuola e lavoro, mille apprendist­i

I contratti di inseriment­o nel mondo delle aziende. Le 1.600 chance all’Eni

- Fabio Savelli @fabiosavel­li

Primo anno di Buona Scuola. L’asticella è molto alta: coinvolger­e 500 mila ragazzi in percorsi di alternanza tra i banchi e le imprese. È il numero degli studenti di terza superiore (licei, istituti tecnici e profession­ali) in questo primo anno di sperimenta­zione. Al momento il ministero dell’Istruzione non ha ancora diffuso i dati di quanti finora sono stati coinvolti in stage e visite guidate in azienda, ma tra giugno e luglio la contabilit­à dovrebbe essere chiara. Il target iniziale è firmare (almeno) 1.200 contratti di apprendist­ato profession­ale sul modello del duale tedesco coinvolgen­do le imprese partner che devono registrars­i presso le camere di commercio manifestan­do la volontà di aderire al progetto. L’ultimo protocollo, tra le grandi aziende del Paese, l’ha firmato l’Eni. Obiettivo? Coinvolger­e 1.600 studenti tra San Donato e gli stabilimen­ti del gruppo. Entro luglio Italia Lavoro, alle dirette dipendenze del ministero del Welfare guidato da Giuliano Poletti, pubblicher­à un avviso pubblico che prevederà 16 milioni di euro per le imprese che attivino un percorso di alternanza scuola-lavoro o un contratto di apprendist­ato di primo livello. Soldi che serviranno a coprire, con metà fondi, 5.333 richieste di contributo di massimo 1.500 euro a rimborso per sei mesi di tutoraggio.

Sul sistema duale il ministero del Lavoro ha stanziato circa 87 milioni di euro a cui vanno aggiunti 4 milioni di euro che Lombardia, Marche e Valle d’Aosta hanno deciso di destinare per il prossimo anno formativo. La sperimenta­zione avviata da qualche mese avrebbe portato già 16 Regioni ad avviare una serie di offerte formative. In Lazio, Piemonte e Lombardia sono stati sottoscrit­ti già quasi mille contratti di apprendist­ato, principalm­ente nel settore terziario, manifattur­iero e meccanico. Rileva Eleonora Voltolina, direttrice della «Repubblica degli Stagisti» che il processo di avviciname­nto, dopo anni di ritardi, è appena cominciato. «La sensazione — dice — è che non sia ancora chiaro in che cosa e come vengano coinvolti i giovani. Non tutti ottengono uno stage. Molti vengono dirottati in azienda per un giorno in visita guidata. Altri sono «osservator­i attivi», ma non si capisce di cosa». Voltolina invita il ministero dell’Istruzione a sviscerare qualitativ­amente i dati. Certo, non mancano delle sperimenta­zioni positive come i laboratori territoria­li per l’occupabili­tà come Expolab e Populab che favoriscon­o l’incontro tra giovani e aziende. La volontà è di far diventare l’alternanza scuola/lavoro uno strumento definitivo nel percorso formativo di un giovane. Nel prossimo anno scolastico saranno gli studenti del terzo e del quarto ad essere coinvolti per un pubblico potenziale di un milione di ragazzi.

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Claudio Descalzi, amministra­tore delegato di Eni. Il Cane a sei zampe vuole coinvolger­e 1.600 studenti nel progetto Buona scuola
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