Corriere della Sera

Omofobia, sessualità, amicizia: i ragazzi raccontati in «Un bacio» di Ivan Cotroneo, un film contro la paura di essere giudicati

- Stefania Ulivi

sostanzial­e. «Il film lascia una speranza, dice che non è scontato che le cose debbano andare per forza così, i destini non sono segnati». È qualcosa che ha condiviso con Mika. «Per cambiare le cose basta non avere paura». E «vedere la realtà da un altro punto di vista».

Lo hanno fatto i tre protagonis­ti. Rimau che, racconta, nulla sapeva di omosessual­ità, ed è rimasto colpito dalla maturità di Lorenzo. «È un ragazzo gay molto sicuro di sé. È raro sentirsi così completi » . Esperienze di bullismo? «No, ma ero escluso del gruppo dei più fighi: vengo da un paesino, al liceo ero il campagnolo, quello che non si sapeva vestire, mi aggrappavo ai più grandi per non perdermi. Ai miei coetanei dico di non credere di esser soli, c’è sempre qualcuno che come noi ha solo bisogno di essere capito». Concorda I protagonis­ti Valentina Romani, Rimau Grillo Ritzberger e Leonardo Pazzagli in «Un bacio» prodotto da Indigo, Titanus e Raicinema e distribuit­o da Lucky Red Leonardo Pazzagli: «È un film contro la paura di essere giudicati. Come Antonio che vive con terrore la sua timidezza e paura di esporsi. Interpreta­rlo è stato terapeutic­o: mi ha aiutato a fare i conti con i miei momenti difficili, specialmen­te alle medie, quando pensi che tutti siano lì fuori a guardarti». A nome di Blu, Valentina Romani lancia un appello. «Siate gelosi del vostro corpo: Non fatevi dire da nessuno che cosa farne».

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