«Io, un liberale per Milano. Gli altri sono in mano ai partiti»
con Salvini come punto di riferimento?
Si dia una risposta.
« Queste elezioni sono un’opportunità strepitosa per creare un partito liberale di centrodestra che ora non c’è: innovatore, moderno, aperto, internazionale, pro-impresa, pro-famiglia. Sarebbe un errore drammatico se Berlusconi a Milano si mettese nella mani della destra razzista».
A Milano i giochi sono già fatti. Vuole fare un appello a Berlusconi perché ci ripensi?
«A Berlusconi l’ho detto personalmente. Poi ha preso le decisioni che ha preso. Speriamo che si renda conto. Ma questo fa si che ci sia un grande spazio politico. Appurato che andrò al secondo turno, dopo si vincerà facilmente».
Se invece non andrà al ballottaggio?
«Ho un difetto insuperabile, altrimenti non avrei fatto quello che fatto: Olivetti, Poste, Banca Intesa, Ministro di un Governo di emergenza nazionale. Non riesco a immaginare di non riuscire a fare quello che sto facendo. Dopodiché si vedrà. Lo prenda come un dato caratteriale».
Cosa propone?
«Serve un cambiamento fortissimo e Milano potrà tirarsi dietro il Paese. Con la vendita delle partecipate possiamo ristrutturare le case popolari, le scuole, realizzare 4 campus universitari. Bisogna chiedere per Milano lo status di Regione come Berlino e Londra per trasformarla in un formidabile laboratorio di innovazione. Sfido i miei concorrenti: siete disponibili a far diventare Milano una Regione? A vendere le partecipate, a trovare mille agenti per i quartieri? Si pensi alla grande. La differenza tra me e loro è il livello di ambizione. Milano può puntare in altissimo e noi spieghiamo come. Mentre Sala e Parisi non hanno uno straccio di programma».
No al «destra-centro» Il destra-centro sta insieme solo qui Il Paese non ha bisogno di lepenismi e sfascismi Berlusconi? Gli ho detto di persona che era un errore mettersi con Salvini Lui ha preso le decisioni che ha preso e ora spero se ne renda conto Ma questo lascia spazio
Lo stanno costruendo.
«Non hanno una soluzione perché appena entrano nel merito perdono un pezzo della coalizione. Prenda il libretto giallo di Parisi. Si parla di armonia e serenità. Solo così tieni insieme quell’alleanza».
Pare che il suo nemico sia più a destra che a sinistra.
«Sala si pone come il continuatore di una giunta che ha raddoppiato le tasse e la disoccupazione, che lascia un buco di bilancio. Expo potrebbe portare i libri in tribunale e Sala ci parlava di un utile rimandando le informazioni al giorno dopo le primarie. Come vede, sono bipartisan».