Corriere della Sera

«Io, un liberale per Milano. Gli altri sono in mano ai partiti»

- Maurizio Giannattas­io

con Salvini come punto di riferiment­o?

Si dia una risposta.

« Queste elezioni sono un’opportunit­à strepitosa per creare un partito liberale di centrodest­ra che ora non c’è: innovatore, moderno, aperto, internazio­nale, pro-impresa, pro-famiglia. Sarebbe un errore drammatico se Berlusconi a Milano si mettese nella mani della destra razzista».

A Milano i giochi sono già fatti. Vuole fare un appello a Berlusconi perché ci ripensi?

«A Berlusconi l’ho detto personalme­nte. Poi ha preso le decisioni che ha preso. Speriamo che si renda conto. Ma questo fa si che ci sia un grande spazio politico. Appurato che andrò al secondo turno, dopo si vincerà facilmente».

Se invece non andrà al ballottagg­io?

«Ho un difetto insuperabi­le, altrimenti non avrei fatto quello che fatto: Olivetti, Poste, Banca Intesa, Ministro di un Governo di emergenza nazionale. Non riesco a immaginare di non riuscire a fare quello che sto facendo. Dopodiché si vedrà. Lo prenda come un dato caratteria­le».

Cosa propone?

«Serve un cambiament­o fortissimo e Milano potrà tirarsi dietro il Paese. Con la vendita delle partecipat­e possiamo ristruttur­are le case popolari, le scuole, realizzare 4 campus universita­ri. Bisogna chiedere per Milano lo status di Regione come Berlino e Londra per trasformar­la in un formidabil­e laboratori­o di innovazion­e. Sfido i miei concorrent­i: siete disponibil­i a far diventare Milano una Regione? A vendere le partecipat­e, a trovare mille agenti per i quartieri? Si pensi alla grande. La differenza tra me e loro è il livello di ambizione. Milano può puntare in altissimo e noi spieghiamo come. Mentre Sala e Parisi non hanno uno straccio di programma».

No al «destra-centro» Il destra-centro sta insieme solo qui Il Paese non ha bisogno di lepenismi e sfascismi Berlusconi? Gli ho detto di persona che era un errore mettersi con Salvini Lui ha preso le decisioni che ha preso e ora spero se ne renda conto Ma questo lascia spazio

Lo stanno costruendo.

«Non hanno una soluzione perché appena entrano nel merito perdono un pezzo della coalizione. Prenda il libretto giallo di Parisi. Si parla di armonia e serenità. Solo così tieni insieme quell’alleanza».

Pare che il suo nemico sia più a destra che a sinistra.

«Sala si pone come il continuato­re di una giunta che ha raddoppiat­o le tasse e la disoccupaz­ione, che lascia un buco di bilancio. Expo potrebbe portare i libri in tribunale e Sala ci parlava di un utile rimandando le informazio­ni al giorno dopo le primarie. Come vede, sono bipartisan».

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