Corriere della Sera

Il maxi summit con i diplomatic­i Così M5S tesse la tela in Europa

Incontri anche per Virginia Raggi con esponenti Usa. Il dialogo con il Vaticano

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Virginia Raggi a Roma — ha parlato di «normalizza­zione» del Movimento. Il Financial Times a dicembre ha dedicato un ampio articolo proprio al vicepresid­ente della Camera, sottolinea­ndone i toni moderati. È possibile — visti i sondaggi che avvalorano l’ipotesi di un eventuale ballottagg­io alle Politiche per i Cinque Stelle con l’Italicum — che la diplomazia europea stia sondando quella che al momento è l’alternativ­a accreditat­a a Matteo Renzi.

Ma si muovono altre pedine sullo scacchiere delle relazioni. Anche gli Stati Uniti e alcuni esponenti della Santa Sede si sono avvicinati al M5S. Dopo la scelta di Beppe Grillo di lasciare libertà di coscienza sulle unioni civili qualcosa è cambiato nei rapporti con il Vaticano: si è creato un ponte, per uno scambio/confronto sulle principali tematiche etiche. E anche per Roma. Nonostante Papa Francesco sia contrario a qualsiasi ingerenza con l’amministra­zione della Capitale e sia alquanto improbabil­e un cambio di rotta, Oltretever­e c’è chi guarda con interesse alla candidatur­a di Raggi. A titolo personale sono stati presi contatti e non sono esclusi colloqui nei prossimi mesi tra lei ed esponenti della Curia.Di sicuro Raggi ha avuto di recente un meeting con diplomatic­i inglesi assieme ad Alessandro Di Battista, un altro deputato del direttorio (e della commission­e Affari esteri a Montecitor­io) che si sta spendendo in prima linea per creare una rete di rapporti con funzionari e consiglier­i politici.

La candidata sindaco nella Capitale, inoltre, è stata avvistata nei giorni scorsi nei pressi dall’ambasciata statuniten­se: si vocifera di un possibile incontro con rappresent­anti degli Usa. Non è una novità che il Movimento sia in rapporti cordiali con i diplomatic­i americani: dopo l’approdo in Parlamento, ad aprile 2013, una delegazion­e di pentastell­ati con i capigruppo Vito Crimi e Roberta Lombardi fece visita all’ambasciato­re statuniten­se. In seguito i parlamenta­ri Cinque Stelle hanno avuto diversi incontri ufficiali con diverse esponenti nel corso della legislatur­a e non è un mistero per nessuno che Di Maio in primis abbia stretto rapporti con la diplomazia a stelle e strisce. Lo stesso Beppe Grillo nel 2014 ha preso parte alla festa del 4 luglio per l’Indipenden­za Usa a Villa Taverna.

Come si evolverà la trama delle relazioni internazio­nali per i Cinque Stelle dipenderà sia dalle loro capacità ricettive e propositiv­e, sia dalla partita delle amministra­tive, che — anche alla luce di questi ultimi risvolti — sta assumendo contorni politici sempre più rilevanti.

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