Telecom Italia, la spinta di Vivendi per accelerare il riassetto al vertice
Domani il consiglio per la ratifica delle dimissioni di Patuano. L’attesa in Borsa
Telecom Italia ha allertato il consiglio d’amministrazione per formalizzare il passo indietro di Marco Patuano. L’amministratore delegato del gruppo telefonico ha deciso venerdì di chiudere la sua lunga carriera alla Telecom, dove è stato 26 anni, dopo aver constatato la volontà da parte del primo azionista, Vivendi, di dare discontinuità alla gestione. Ieri sera i legali erano al lavoro per chiudere l’accordo consensuale sulle dimissioni, inclusa la buonuscita che dovrebbe aggirarsi sui 7 milioni di euro più la liquidazione per i 26 anni in azienda, necessario per consentire al presidente Giuseppe Recchi di convocare il consiglio di Telecom e chiudere la pratica. Il board, che dovrebbe tenersi domani, sarà preceduto da una riunione del comitato nomine e remunerazione a cui spetta approvare il pacchetto di uscita di Patuano che sarà poi ratificato dal consiglio.
E’ probabile che questa mattina, prima dell’apertura della Borsa, Telecom diffonda un comunicato per chiarire lo stato dell’arte e illustrare i passaggi che porteranno alla nomina di un nuovo amministratore delegato. Il nome ancora non ci sarebbe. Le verifiche sono in corso, ma la scelta, che dovrà essere condivisa dal consiglio, spetta comunque a Vivendi, sempre più intenzionata a prendere la guida del gruppo in cui ha investito oltre 3 miliardi
Vivendi
Mercato di euro arrivando a detenere il 24,9% del capitale. Il gruppo francese sì è affidato a un cacciatore di teste che nelle scorse settimane avrebbe vagliato da Parigi diverse candidature. Alcune straniere. Ma anche di manager italiani come l’ex direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, Maximo Ibarra di Wind, l’ex cfo di Telecom, Andrea Mangoni, il presidente di Bt Global Services Europe, Corrado Sciolla. E’ da tempo che Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi e plenipotenziario