Corriere della Sera

L’esordio del talent per comici alla ricerca di un nuovo ritmo

- Di Aldo Grasso

Diciamo che l’esperiment­o, al suo esordio, prometteva di più. «Eccezional­e veramente» è il nuovo talent dedicato alla comicità prodotto dalla Colorado film (la stessa casa di produzione di «Colorado», il programma di Italia 1 «ideato» da Diego Abatantuon­o). Non siamo morti dalle risate (La7, giovedì, 21.18).

In ogni puntata presentata da Gabriele Cirilli (ne sono previste dodici), gli aspiranti, alcuni di quali già visti in altre trasmissio­ni, si sottopongo­no ai giudizi della giuria composta da Diego Abatantuon­o, Paolo Ruffini, Selvaggia Lucarelli, più un ospite a sorpresa (per la prima puntata è stato il turno di Renato Pozzetto). Non so se questa sia la strada giusta per uscire dalla morsa dei talk show, forse sì, non si vive solo di dibattiti politici. Giorni fa, ospite di Lilli Gruber, Abatantuon­o lanciava così il suo programma: «La comicità e l’umorismo sono una cosa molto personale, chi nella vita non ha raccontato almeno una volta una barzellett­a? Tutti ci sentiamo di fatto un po’ divertenti, comici. Con il nuovo programma cerchiamo nuovi talenti ma la vecchia comicità non si rottama mai».

Ecco, appunto, quale vecchia comicità? Quella del «terrunciel­lo» (condivisa con Giorgio Porcaro), quella di Ruffini, quella di Selvaggia Lucarelli, sempre presente in video e sempre impegnata a interpreta­re il ruolo dell’antipatica? Ci sono stati momenti in cui la giuria pareva più impacciata degli aspiranti comici. Il fatto è che, a parte un ventriloqu­o (Andrea Fratellini) e il monologo di Roberto Lipari, di divertimen­to non ne resta molto. Qualcuno potrebbe dire che la comicità è cosa troppo seria per lasciarla ai comici. Qualcuno potrebbe sostenere che se «Colorado» avesse trovato dei veri comici non li avrebbe sprecati in una gara da dilettanti allo sbaraglio. Normalment­e nei talent interviene il montaggio a dare ritmo e senso. Ecco, forse lavorando sul montaggio si può ancora migliorare l’offerta. Ci ritornerò, felice di sbagliarmi.

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