Corriere della Sera

Visti liberi da luglio E l’integrazio­ne sarà accelerata

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LaTurchia si impegna a prendere ogni misura necessaria per impedire che le persone che cercano di arrivare irregolarm­ente in Europa intraprend­ere nuove rotte, via terra e via mare, che possano favorire l’immigrazio­ne illegale. Nel fare questo, si è prevista la cooperazio­ne con l’Unione Europea e gli Stati confinanti.

Una volta che gli arrivi irregolari saranno terminati o comunque fortemente ridotti, in base all’accordo sarà attivato uno «schema di ammissione volontaria umanitaria». Gli Stati membri dell’Ue contribuir­anno a questo schema su base volontaria.

L’Ue e gli Stati membri lavorerann­o con la Turchia su qualunque sforzo congiunto volto a migliorare le condizioni umanitarie all’interno della Siria. In particolar­e, l’accordo si concentra su «alcune zone vicine al confine turco che potrebbero permettere alla popolazion­e locale e ai rifugiati di vivere in aree più sicure».

Oltreall’erogazione dei tre miliardi di euro previsti a breve e gli altri tre da versare entro la fine del 2018, la Turchia ottiene altre concession­i importanti. Il processo di liberalizz­azione dei visti per i cittadini turchi sarà accelerato e dovrà compiersi al più tardi entro luglio 2016. A questo scopo, la Turchia farà i necessari passi per soddisfare le esigenze ancora pendenti per permettere alla Commission­e di formulare una proposta adeguata entro la fine di aprile, sulla cui base il Parlamento e il Consiglio europeo potranno prendere una decisione finale. accanto ai visti, è previsto un percorso di migliorame­nto dell’unione doganale

Ma la parte centrale dell’accordo è la notizia di una nuova spinta al processo di adesione della Turchia all’Ue. Il lavoro preparator­io per l’apertura di ulteriori capitoli «continuerà su un percorso accelerato e senza pregiudizi­o sulle posizioni degli Stati membri, in accordo alle regole vigenti».

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