I misura-calorie e i droni tassisti: cosa c’è a Las Vegas
Dalla fiera americana le nuove tendenze. E c’è anche la cintura «dietetica»
opportunamente interrogato con la voce (con il termine «Alexa»), fa partire brani musicali, spegne le luci, imposta la sveglia, dà aggiornamenti sulle previsioni del tempo o chiama in causa Wikipedia. In seguito alla stretta di mano ufficializzata in Nevada, l'oggetto sarà anche in grado di dare lumi sull'autonomia residua della vettura, di accenderla per farla trovare calda e pronta a partire o di chiederle se le porte sono chiuse. Oppure, al contrario, una a verità è che ci siamo già (un po') annoiati. Degli smartphone, dei tablet e delle applicazioni. Siamo sazi e forse anche un po' appesantiti dagli schermi sempre più grandi e dai processori sempre più potenzi. Gli zuccheri e i grassi delle scorpacciate tecnologiche. Sazi a tal punto da rimanere titubanti al cospetto dei vari orologi o braccialetti intelligenti: i colossi del settore provano a proporceli ormai da qualche anno, ma la maggior parte dei polsi è ancora sgombra in attesa di funzioni irrinunciabili.
Alla prima e più importante fiera dell'anno, il Ces di Las Vegas, a vincere allora è chi ci scaraventa in modo più convincente in un film di fantascienza. Poco conta quando e se potremo viverlo davvero, e quanto ci costerà: l'importante è mostrarci, ad esempio, un drone in grado di trasportare un passeggero ovunque voglia, senza impegnarlo nella guida. Realizzato dalla cinese Ehang, il quadricottero 184 è capace di spostarsi a 100 km orari per 23 minuti. All'unica persona a bordo non resta che accomodarsi e impostare la destinazione sul tablet presente nell'abitacolo. Il taxi del futuro? Alla faccia delle case automobilistiche, altrettanto ossessionate dalla guida autonoma. Forse. Nel nostro film di fantascienza saremo tutti straordinariamente magri e allenati. A proposito di sazietà, prima di ingurgitare qualcosa analizzeremo calorie e componenti del cibo (a patto che sia omogeneo come pane, carne o formaggio) pronto a essere addentato. Ce lo consentirà il piccolo Scio. Realizzato dalla francese DietSensor, invia le informazioni allo smartphone per renderci consapevoli del «peso» di ogni singolo boccone e sarà in commercio a metà anno. Se dovessimo cadere comunque in tentazione, perché succede a tutti anche nelle migliori e futuristiche pellicole, non avremo che da buttare giù i kg di troppo con l'aiuto di Welt. Sembra un'innocua cintura, ma quando la indossi i suoi sensori analizzano girovita, passi compiuti e tempo trascorso sulla sedia. E l'immancabile app collega i dati alla dieta opportuna. Non si scappa, insomma. Ci sta lavorando Samsung nei suoi laboratori creativi.
Chi è già abituato a tenere sotto controllo la bilancia e a fare attività fisica troverà più utile l'allenatore a portata di lenti pensato da Oakley, il marchio dell'italiana Luxottica dedicato allo sport, e Intel. Gli occhiali Radar Pace analizzano l'allenamento e scandiscono a chiare lettere consigli su come volta in prossimità dell'abitazione il proprietario della stessa e dell'automobile potrà ordinare l'apertura del garage, far partire il riscaldamento o accendere il forno. Nei casi citati è ovviamente necessario che anche elettrodomestici e impianti siano connessi alla Rete e siano capaci di dialogare con un linguaggio comune e a portata di utente medio.
Sopra il quadricottero 184 realizzato dalla cinese Ehang: è capace di spostarsi a 100 km orari per 23 minuti. A bordo c’è posto per un unico passeggero, che potrà impostare la rotta con il tablet di bordo.
Welt è una cintura dotata di sensori che analizzano il giro e tengono il conto dei passi compiuti.
La «vecchia» cinepresa Super8
martinapennisi renderlo più efficace.
Dovrebbero essere disponibili a metà anno a un prezzo ancora da definire. Il condizionale è d'obbligo perché, come spesso accade in questi casi, potrebbero rivelarsi solo lo spunto per una linea di prodotti basata sullo stesso. Ma l'obiettivo è chiaro: saremo attivi, tonici e pronti a sgambettare con mani e braccia libere.
E non ci faremo mettere in crisi da Sensorwake, l'apparecchietto cubico che non ci sveglierà con un suono ma con il profumo di brioche appena sfornate o cioccolato. I golosi potranno optare per i meno pericolosi aromi al caffè o alla menta.
Non smetteremo, fantascienza o no, di essere nostalgici. Ne è sicura Kodak, o forse semplicemente ci spera dopo gli stenti dell'era post-smartphone e la bancarotta del 2012: il prossimo autunno riporterà in auge la cinepresa Super8. Lo farà con l'aiuto del designer Yves Béhar e proponendo una via di mezzo fra le cartucce di una volta e il digitale. Anche Sony ci prova con il giradischi capace di convertire il suono dei vinili in file in alta risoluzione. Perché il passato non si dimentica, ma - a Las Vegas - il futuro è prepotente.