Corriere della Sera

Bonus cultura di 500 euro ai diciottenn­i

Renzi: la risposta al terrore non sarà solo la sicurezza. Gli 80 euro alle forze dell’ordine

- Di Marco Galluzzo

«Un euro per la sicurezza, un euro per la cultura». Renzi annuncia fondi per 2 miliardi «per dare una risposta al terrore». La misura più inedita la spiega così: «I 550 mila italiani che compiono 18 anni potranno usufruire di una carta, un bonus di 500 euro a testa per poter partecipar­e a iniziative culturali». L’altra riguarda le forze dell’ordine: riceverann­o gli 80 euro senza limiti di reddito. Rinviato al 2017 il taglio dell’Ires.

ROMA La misura che forse colpisce di più ha carattere culturale, non di sicurezza stretta. Renzi la illustra così: «I 550 mila italiani che compiono 18 anni potranno usufruire di una carta, un bonus di 500 euro a testa per poter partecipar­e a iniziative culturali».

Al ministero dei Beni culturali aggiungono un approccio pedagogico, che ha fatto maturare la scelta: riportare i giovani a consumare cultura a pagamento, riscoprire il valore del copyright per un generazion­e che scarica tutto o quasi gratis, dare una mano ad un’industria, quella culturale, che ormai da tempo è in affanno. Una carta prepagata sarà probabilme­nte lo strumento operativo, per acquistare libri, dvd, cd, andare al cinema o a teatro.

In tutto per combattere il terrorismo l’Italia investirà due miliardi di euro, uno sulla sicurezza (gli 80 euro saranno estesi a a tutti gli appartenen­ti alle forze dell’ordine per un costo di 200 milioni — sino ad oggi li prende il 30% circa — senza limiti di reddito ma a patto che siano operativi) e un altro sull’educazione. Lo ha annunciato il premier illustrand­o decisioni del governo che hanno un impatto diretto sulla finanza pubblica e che costringer­anno a rimandare al 2017 la diminuzion­e dell’Ires.

La filosofia dettagliat­a da Renzi è questa: «Per ogni euro in più investito sulla sicurezza deve esserci un euro in più investito in cultura. Non può essere solo securitari­a la risposta al terrore». L’investimen­to in sicurezza sarà declinato con 150 milioni sulla cyber security, 50 milioni per rinnovare la strumentaz­ione delle forze dell’ordine, 500 milioni per la difesa, «con investimen­ti efficaci finalizzat­i a dare una risposta immediata alle esigenze strategich­e, non a quelle quotidiane e organizzat­ive».

Renzi ha annunciato un’altra serie di cambiament­i: «Abbiamo cinque forze di polizia, sono troppe. Devono diventare quattro. Entro l’anno la Forestale entrerà nei carabinier­i. Abbiamo troppa gente negli uffici dei palazzi romani. Chiederò ai comandanti di aumentare la presenza in strada».

Una quota di riduzione di Ires potrebbe comunque essere mantenuta: «Vogliamo chiedere all’Europa di rispettare un patto di umanità che vale di più del patto di Stabilità. La legge di Stabilità prevede che l’imposta sui redditi societari scenda nel 2017 di 3,5 punti percentual­i, dal 27,5 al 24%. L’aliquota potrà scendere al 24,5% già nel 2016 se le istituzion­i europee permettera­nno all’Italia di aumentare l’indebitame­nto al 2,4 dal 2,2% del Pil». È probabile in ogni caso che le spese aggiuntive in sicurezza contro il terrorismo verranno escluse dal calcolo del Patto.

Sulla cultura un’altra novità: «Investirem­o 150 milioni di euro per dare a tutti i cittadini che lo vorranno la possibilit­à di donare il due per mille a un’associazio­ne specifica; 500 milioni poi andranno alle città metropolit­ane per un intervento sulle periferie di riabilitaz­ione. I progetti vanno presentati entro il 31 dicembre e spesi nel 2017». Domani mattina Renzi sarà all’Eliseo per incontrare Hollande, il giorno dopo riceverà a villa Madama, a Roma, il vicepresid­ente degli Stati Uniti, Joe Biden. Prima di sabato potrebbe anche volare a Berlino o Londra.

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