Corriere della Sera

Addio Campidogli­o

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pista » con un nuovo sito www.flaviabarc­a.it) scherza: «Potremmo fare una giunta degli ex...». E poi, più seriamente: «Non se ne esce senza avviare un vero dibattito pubblico sui contenuti e non sulle persone. Il mio addio? Era evidente già da allora che non ci fossero le condizioni per riformare davvero amministra­zione e politiche culturali».

A fine novembre, l’altra tegola. Luca Pancalli, lo sportivo «prestato» alla politica, il 26 raduna lo staff e lascia l’ufficio dell’assessorat­o allo Sport, alla stazione Ostiense: «Torno allo sport, il prestito è finito». Per lui era già pronto il paracadute: un ruolo nel Comitato promotore di Roma 2024. Siamo alla vigilia di Mafia Capitale 1, che deflagra ai primi di dicembre. Lì si scopre che la banda BuzziCarmi­nati, dopo aver fatto affari con la giunta Alemanno, si metteva «gonna e calze a rete» per «andare a battere» anche con la subentrata giunta Marino. Obiettivo principale: le Politiche sociali, dove passano i soldi per le cooperativ­e. Solo che il «mondo di mezzo» trova sulla sua strada un ostacolo, l’assessore Rita Cutini, vicina alla Comunità di Sant’Egidio. Ma è da tempo che, secondo «radio Campidogli­o», la Cutini viene data in uscita. E, al suo posto, Marino pensa seriamente di mettere il piddino Daniele Ozzimo. Operazione che salta solo perché l’allora assessore alla Casa viene indagato dalla Procura nell’ambito dell’inchiesta, si dimette e in seguito viene anche arrestato. Quando la Cutini sbatte la porta, il 14 dicembre, è il primo sassolino che vola via dalla

Lo «stillicidi­o» Da Flavia Barca fino al vicesindac­o Nieri che sbotta: basta con questo stillicidi­o

scarpa: «Il sindaco mi disse che al mio posto voleva metterci lui. Poi mi sarei aspettata un’autocritic­a».

E siamo ai giorni nostri. La relazione del prefetto Gabrielli che fa cadere le teste del segretario generale Liborio Iudicello, del caposegret­eria del sindaco Mattia Stella (il primo, Enzo Foschi, si dimise a febbraio 2014) , del vicesindac­o Luigi Nieri («basta con lo stillicidi­o»). Poi gli addii a catena di Improta e della Scozzese. Ora la vigilia di un altro rimpasto: la Spoon river del sindaco non è ancora finita.

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