Che noia le telecronache. Ma da Wimbledon arriva il futuro
A46 chilometri dalla fine, complici la pioggia e una caduta provocata dalla classica folata di vento del Nord, il gruppo di testa si spezza in tanti gruppetti… La seconda tappa del Tour de France, in terra olandese, appariva abbastanza noiosa e Salvo Aiello e Riccardo Magrini (Eurosport HD) facevano non poco fatica a raccontare la corsa (specie da studio). Il ciclismo, anche per i telecronisti più bravi, è una prova di forza: se non succede niente (a volte per ore) bisogna menare il can per L’Aia. Poi basta una folata di vento e il racconto prende quota. Peccato per Nibali.
E la pioggia che va… Stessa cosa per l’automobilismo,
Vincitori e vinti
LA MARATONA DI ATENE Enrico Mentana La notte più lunga per la Grecia: seguono La7 in prime time 1.330.000 spettatori, 6,9% di share KILIMANGIARO SUMMER.. Camila Raznovich I viaggi di Rai3 superati dall’attualità della Grecia: gli spettatori sono 570.000, 3,4% di share ormai prigioniero dell’iper-tecnologia. Non si capisce più quanto valga il pilota, quanto la strategia… Il più delle volte, a determinare il podio, sarebbero sufficienti le qualifiche, evitando la noia della corsa. Poi basta un po’ di pioggia, un incidente perché l’imprevedibile rianimi la corsa.
Sospetto che il racconto di SkySport sulla Formula 1, telecronaca di Carlo Vanzini e Marc Gené, sia stato costruito sulla Ferrari (Gené è collaudatore della Ferrari, come se a commentare Inter o Milan venisse chiamato l’allenatore in seconda). Purtroppo, siccome anche quest’anno le rosse si devono accontentare delle posizioni di rincalzo, la narrazione ne risente.
Quanto a telecronache, la sorpresa più bella viene da Wimbledon. È vero che il tennis ha una tradizione invidiabile (basti pensare a Gianni Clerici e Rino Tommasi, i padri fondatori della moderna telecronaca a due), ma sui prati londinesi Sky realizza quello che immagino sia la strada del futuro: immagini in HD, aiuto prezioso della tecnologia, telecronaca essenziale, commento tecnico scarno e opportuno, molto rumore ambientale, niente autocompiacimento. Ricordo solo alcuni nomi, ma è la squadra che conta: Gaia Brunelli, Elena Pero, Andrea Paventi, Paolo Ciarravano, Luca Corsolini, Paolo Bertolucci, Laura Golarsa, Raffaella Reggi…