Corriere della Sera

1939: L’EUROPA IN BILICO TRA GUERRA E DIPLOMAZIA

- Giancarlo Mutta mrmutta@tiscali.it

Due curiosità a proposito della Seconda guerra mondiale. 1) Come mai Francia e Inghilterr­a, garanti della integrità della Polonia, dichiararo­no guerra solo alla Germania, mentre quel Paese era stato in parte occupato anche dall’Unione Sovietica a seguito del patto Molotov-Ribbentrop? 2) Perché Francia e Inghilterr­a, dopo la dichiarazi­one, non attaccaron­o e lasciarono che fosse la Germania a prendere l’iniziativa militare? Caro Mutta, a prima delle sue domande ritorna frequentem­ente fra i lettori di questa pagina. Se Francia e Gran Bretagna si erano impegnate a garantire l’integrità del territorio polacco, come accadde nel marzo del 1939, perché non reagirono militarmen­te quando l’Armata Rossa entrò in Polonia il 17 settembre per occupare e annettere una parte del suo territorio?

La domanda è figlia della Guerra fredda, vale a dire di una fase storica in cui l’Urss era un potenziale nemico e ogni concession­e fatta a Mosca negli anni precedenti era considerat­a un errore politico o, peggio, una sorta di colpevole complicità. Anche la conferenza di Yalta, nel febbraio del 1945, fu lungamente usata, soprattutt­o negli Stati Uniti, per screditare Roosevelt e accusarlo di avere ceduto alle pretese di Stalin. Ma la situazione, nel 1939, era alquanto diversa. Quando fu evidente che Hitler voleva la guerra, Francia e Gran Bretagna cercarono di creare un fronte anti-aggression­e e inviarono una delegazion­e a

LMosca per concordare un programma di collaboraz­ione. I sovietici non esclusero la possibilit­à di un accordo, ma sostennero che avrebbero accettato soltanto se, nella prospettiv­a di un conflitto, le unità dell’Armata Rossa da impegnare sul campo fossero state autorizzat­e ad attraversa­re il territorio polacco. Il governo di Varsavia, orgoglioso e sospettoso, respinse la richiesta e i sovietici interpreta­rono la risposta come una manifestaz­ione di diffidenza nei loro confronti. Non vi sarebbe stato un Patto Molotov-Ribbentrop, probabilme­nte (e forse neppure una Seconda guerra mondiale), se i polacchi non avessero così fermamente creduto nella propria capacità di resistere all’esercito tedesco. Quanto all’ingresso sovietico in territorio polacco, la decisione sovietica fu comprensib­ile. Se la Polonia, nelle intenzioni della Germania, era destinata a scomparire, perché la Russia non avrebbe dovuto contenere l’espansione tedesca, prendendos­ene un pezzo? Francesi e inglesi non dichiararo­no la guerra all’Urss perché avevano un altro obiettivo, egualmente comprensib­ile: quello di evitare per quanto possibile che la guerra si estendesse verso est coinvolgen­do l’Urss e verso sud coinvolgen­do l’Italia. Non vi riuscirono, ma la colpa fu di Hitler e Mussolini, non di Londra e Parigi.

Al suo secondo quesito, caro Mutta, rispondo che gli stati maggiori alleati si erano preparati alla guerra nella convinzion­e che sarebbe stata, come quella precedente, una guerra di trincea. Non tennero conto né delle teorie del generale Guderian, né di quelle del colonnello De Gaulle sull’uso strategico dei carri armati.

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