E l’Italia punta sulle sue «meraviglie»
In previsione del Salone, gli editori italiani propongono una cospicua offerta di libri tedeschi in traduzione (alcuni freschi di stampa, altri usciti da pochi mesi), e tutti gli autori presenti avranno i loro titoli disponibili in italiano. Un dato eccezionale, soprattutto per questi tempi di crisi, e tenuto conto del fatto che da molti anni gli editori italiani acquistano libri tedeschi in misura assai modesta. Saranno, gli scrittori tedeschi, protagonisti di una trentina di incontri, mentre gli editori presenti parteciperanno a dibattiti sulle trasformazioni del mercato del libro.
Presenti a Torino due famosi disegnatori di libri per ragazzi, Axel Scheffler ( Il Gruffalò, EL) e Nadia Budde, a cui il Goethe Institut dedica una mostra fino al 30 maggio. Il graphic novel è rappresentato da Isabel Kreitz (in Italia, Black Velvet). Tre gli autori del genere Krimi (poliziesco), che ne rispecchiano le diverse sfumature: il thriller internazionale, con Frank Schätzing ( Breaking News, Nord); lo psico-thriller, Sebastian Fitzek ( Noah, Einaudi); il giallo tradizionale, Friedrich Ani, «il Simenon di Monaco di Baviera» (inaugura la collana Gialli tedeschi nei libri di carta Emons). La letteratura che torna a interrogarsi sulle tragedie del Novecento comprende la memoria dell’Olocausto di Katja Petrovskaja (gli orrori delle SS a Kiev: Forse Esther, Adelphi) e di Jennifer Teege (figlia di un nigeriano e una tedesca, scopre di essere nipote del comandante di un Lager: Amon, mio nonno mi avrebbe ucciso, Piemme). Volker Weidermann racconta, in forma di romanzo, l’estate del 1936, quando sulle spiagge di Ostenda s’incontrarono Joseph Roth, Stefan Zweig e Irmgard Keun, tre scrittori i cui libri erano finiti nei roghi nazisti ( L’estate di un’amicizia, Neri Pozza). Ulrike Edschmid, invece, ambienta la sua storia negli Anni di piombo: Philip, il marito della protagonista, si associa ai gruppi di guerriglia clandestina ( La scomparsa di Philp S., e/o).
Due gli esponenti della Wendeliteratur, la letteratura della fine della Germania divisa: Lutz Seiler, vincitore del Deutscher Buchpreis 2014, ci
Goethe tra antiche rovine, al centro di un set cinematografico. Intorno: piatti prelibati, libri, abiti, un’auto, un violino. Firmata dall’illustratore Michelangelo Rossino, è questa l’immaginesimbolo che accompagnerà il Salone del libro 2015, a Torino dal 13 al 18 maggio. Un’edizione — l’ultima sotto la presidenza di Rolando Picchioni e la direzione di Ernesto Ferrero — dedicata alle Meraviglie d’Italia. Letteratura, ma anche musica e cinema, moda e cucina, arte e paesaggio, valorizzando, riallacciandosi all’Expo milanese, l’eccellenza italiana.
Sarà il capo dello Stato Mattarella a inaugurare la manifestazione, che accoglie come Paese ospite la Germania, come Regione il Lazio (previsti, tra l’altro, un omaggio a Pasolini di Fabrizio Gifuni, incontri tra l’assessore alla Cultura Lidia Ravera, il ministro Franceschini e il governatore Zingaretti).
Goethe e l’Italia: particolare del logo
Collaudate le sezioni. Dall’Incubatore dedicato agli editori con meno di 24 mesi di vita all’Officina, riservata agli indipendenti e curata da Giuseppe Culicchia, al Bookstock Village, l’area per i giovani e i bambini che avrà come filo conduttore il «prendere posizione». Lo spazio per i più piccoli ospiterà, tra l’altro, un ciclo di incontri sulla Scuola maestra, che vedrà tra i partecipanti Paolo Giordano, Massimo Recalcati, Domenico Starnone. Novità, il contenitore Crossover su fumetto e graphic novel (Richard McGuire, Zerocalcare, Leo Ortolani, tra i presenti). Digitale e startup , anche quest’anno, nello spazio Book to the future.
La lista dei libri tedeschi che arrivano in libreria non si esaurisce con i titoli del Salone: Mondadori pubblica il nuovo romanzo di Uwe Timm, La volatilità dell’amore, Bompiani traduce Tutto su Sally dell’austriaco Arno Geiger, da Sperling & Kupfer esce Una casa sul Mare del Nord di Nina George, e Giunti propone il thriller di Karen Sander Muori con me. Particolarmente attivo, il giovane editore di Rovereto Roberto Keller manda in libreria Tutti i russi amano le betulle, scritto in tedesco dall’azera Olga Grjasnowa e La frontiera dei cani, il bellissimo reportage di Marie-Luise Scherer, scritto all’indomani della caduta del Muro, sui cani lupo che sorvegliavano il confine della Ddr.
Per quanto riguarda i classici moderni, Einaudi raccoglie tutto il teatro dell’austriaco Thomas Bernhard; da Quodlibet, in più volumi, è annunziato tutto il teatro del suo connazionale Peter Handke. Da parte tedesca, comunque, non si è da meno: a quarant’anni dalla prima edizione italiana, Fischer pubblica la traduzione di Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo, e dall’editore zu Klampen! escono i diari di prigionia, 1918, di Gadda e di Bonaventura Tecchi.