La Grecia «rastrella» contanti Soldi dagli enti locali per decreto
L’Antitrust Ue pronta a indagare sul colosso russo dell’energia Gazprom
Il governo greco raccoglie liquidità per non rischiare l’insolvenza a causa del suo maxi debito e poter tenere duro nel negoziato con i creditori. Appellandosi a «esigenze estremamente urgenti e impreviste» ha varato un decreto per obbligare molti enti locali «a depositare le loro riserve di cassa e a trasferire i loro fondi presso la Banca di Grecia» in modo da poter onorare le prossime scadenze dei prestiti e pagare gli stipendi della Pubblica amministrazione.
Atene sta anche accelerando le trattative con Russia e Cina. Il colosso energetico russo Gazprom invia oggi il suo numero uno Alexei Miller dal governo ellenico per sviluppare il contratto per il gasdotto Turkish stream, che genererebbe un anticipo di 3-5 miliardi di euro per l’attraversamento del territorio ellenico. Intanto la stessa Gazprom sembra essere finita Via libera dall’Europa al tetto massimo alle commissioni interbancarie per i pagamenti con carte di credito e di debito. Il nuovo regolamento Ue stabilisce un limite dello 0,3% del valore della transazione per i pagamenti con carta di credito e dello 0,2% con la carta di debito. E un periodo transitorio di 5 anni. La Ue (nella foto la commissaria per il Mercato unico Elzbieta Bienkowska) punta in questo modo a nel mirino della Commissione Ue con la possibile accusa di abuso di posizione dominante. Secondo «Wall Street Journal» e «Financial Times» un annuncio da Bruxelles potrebbe arrivare già domani. La Grecia ha poi sollecitato compagnie energetiche cinesi a fare offerte per concessioni di ricerca di petrolio e gas. In questo modo il premier ellenico Alexis Tsipras e il suo ministro delle Finanze ridurre i costi per rivenditori e consumatori, ma l’associazione Iepc (Italian e-Payment Coalition) teme che il regolamento si riveli un boomerang, e anticipa che le banche potrebbero aumentare i canoni delle carte. Inoltre, denuncia l’associazione, la nuova legislazione è discriminatoria perché riguarda solo il circuito Visa e Mastercard. Negoziati Il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, a Washington per il Fondo monetario internazionale. La Grecia deve ripagare al Fmi 950 milioni entro maggio, e altri 1.450 milioni per giugno Yanis Varoufakis intendono poter respingere le pressioni della Germania e dell’Ue, che condizionano l’estensione dei prestiti di salvataggio all’adozione di riforme basate su misure di austerità. Atene vuole mantenere le promesse elettorali di aiuti ai poveri e di investimenti pubblici, nonostante la contrarietà tedesca.
Da sabato scorso continuano a oltranza le trattative del Gruppo di Bruxelles (composto da Commissione europea, Bce, Fmi di Washington, Fondo salva Stati dell’eurozona e governo di Atene) per arrivare a un compromesso sullo sblocco di 7,2 miliardi necessari per arrivare all’estate. «Il lavoro si è intensificato — ha fatto sapere la Commissione europea — sia a livello tecnico che politico». Domani gli sherpa dei 19 ministri finanziari dell’eurozona devono fare il punto sul negoziato per preparare l’Eurogruppo dei 19 ministri finanziari in programma venerdì prossimo a Riga. L’incontro tra Varoufakis e un noto esperto Usa di Paesi insolventi ha fatto ipotizzare che Atene possa valutare la ristrutturazione del debito. Ma il vicepresidente portoghese della Bce Vitor Consancio ha dichiarato nell’Europarlamento che «la Grecia non lascerà la zona euro» e che «le banche greche sono solventi». Il rendimento dei titoli decennali greci
Pil
Inflazione
-2,5%
Disoccupazione
Prestito FMI