In Puglia pace fatta tra Vendola e Emiliano
dall’alto? Forse si tratta di persone che non hanno colto la natura di questa investitura». E aggiunge: «Comprendo tutte le perplessità, perché quando si cambia c’è sempre un po’ di paura». Per il capogruppo il direttorio è composto da «cinque colleghi in gamba» e sarà «un coordinamento, un traghettamento verso qualcosa di nuovo, senza ledere i principi del Movimento».
I cinque nuovi vice, intanto, cercano di placare gli animi. « Noi vogliamo includere, coinvolgere», assicura Luigi Di Maio, che in merito ai compiti Pace fatta in Puglia tra Nichi Vendola e Michele Emiliano Le primarie oggi si svolgeranno regolarmente. In lizza oltre a Emiliano per il Pd, il senatore di Sel Dario Stefàno e l’ex assessore regionale pd Guglielmo Minervini ( nella foto Arcieri da sinistra il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno, Emiliano e il sindaco di Bari Antonio Decaro) del gruppo ironizza: «A noi piacciono le cose misteriose». Sulla stessa lunghezza d’onda, parlando dei ruoli e dei poteri, anche Roberto Fico: «Qui nessuno comanderà, ma cercheremo di dare una mano al movimento affinché cresca ancora, è una nuova fase». Il presidente della Commissione di vigilanza Rai ha anche ribadito la centralità di Grillo («Beppe è garante dei Cinque Stelle come lo è sempre stato») e ha cercato di sedare le voci su una possibile spaccatura. « C’è sempre il rischio che qualcuno vada via o che qualcun altro arrivi, funziona così nelle dinamiche di movimento — ha commentato —. Non ci trovo niente di strano. Io ho visto che tutti, almeno nel gruppo parlamentare, vogliono essere con il M5S».
Intanto Beppe Grillo torna a pungere sul blog: attacca sia Forza Italia — con un post dal titolo «Il partito dei picciotti» — sia (indirettamente) i dissidenti citando lo scrittore tedesco Thorwald Dethlefsen e parlando di «metastasi delle organizzazioni».