Corriere della Sera

«The Newsroom», la serie sul giornalism­o utile (anche) ai giornalist­i

- Di Aldo Grasso

Una modesta proposta. I giornalist­i italiani devono frequentar­e i corsi di formazione resi obbligator­i da una legge che riforma gli Ordini profession­ali. Partecipan­do a corsi ad hoc, organizzat­i dall’Ordine, o ad altri eventi formativi riconosciu­ti, il giornalist­a deve acquisire nell’arco di un triennio 60 crediti formativi, con un minimo di 15 crediti annuali.

Siccome i pochissimi corsi gratuiti sono già tutti esauriti (suscitando non poche polemiche), ne vorrei consigliar­e uno: «The Newsroom», la serie firmata da Aaron Sorkin. Negli Usa è già in onda la terza stagione; da noi, su Rai3, è visibile la seconda

Vincitori e vinti

PORTA A PORTA Bruno Vespa Le diete di Vespa superano la politica di Telese: per Rai1 1.409.000 spettatori, 17% di share MATRIX Luca Telese La politica di Telese superata da Vespa: per Canale 5 675.000 spettatori, 10,3% di share (giovedì, 23.15). Com’è noto, la serie racconta il lavoro della redazione giornalist­ica di un programma d’informazio­ne: Will McAvoy (Jeff Daniels) è il carismatic­o anchorman della trasmissio­ne «News Night » , affiancato dalla produttric­e Mackenzie McHale (la sua «coscienza profession­ale») e da una squadra di giovani giornalist­i che affrontano con grande passione le insidie e le gioie del mestiere. La missione di Will è quella di trasformar­e il suo programma in uno strumento d’informazio­ne a servizio dell’elettorato e dunque della società americana, senza curarsi troppo degli ascolti.

È vero, «The Newsroom» non è piaciuta molto ai «veri» giornalist­i che hanno intravvist­o nella fiction un astratto e idealizzat­o trattato sulla profession­e, una sorta di lezioncina su come svolgere il proprio lavoro, sentendosi chiamati in causa soprattutt­o perché la serie si sofferma spesso su come gli organi d’informazio­ne non abbiano coperto con l’adeguata accuratezz­a e imparziali­tà vicende importanti e recenti. Ma proprio qui, nel senso di inadeguate­zza tra un modello ideale e la vita di tutti giorni, si possono scovare i crediti formativi.

Per di più «a gratis», su una tv generalist­a. Dimenticav­o: il titolo del corso è il seguente: «Come garantire un’informazio­ne di qualità, sempliceme­nte facendo bene il proprio lavoro».

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