«Giù i compensi dei banchieri»
Visco: governance ancora pesante, è importante come il capitale
ROMA — La Banca d’Italia sollecita gli istituti di credito ad applicare senza resistenze le nuove regole di governance, a ridurre i costi legati agli incarichi e agli organi collegiali e a moderare con maggior convinzione retribuzioni e bonus dei massimi dirigenti. Sulle quali Bankitalia, che chiede anche una maggior presenza sa, sottolineano l’importanza dei soci stabili di riferimento nelle banche, con il primo che sottolinea un problema di legittimazione delle banche nel fare utili («Se facciamo un miliardo dicono che abbiamo rubato, se lo fa un industriale è bravo»), e il secondo a ricordare come il sistema dualistico di governo delle banche (con un comitato di sorveglianza e uno di controllo), «non è fallito anche se è stato abbandonato da due banche, e va ancora esplorato nelle potenzialità».
«C’è un problema dato dal calo della redditività delle banche che impone una riduzione dei costi operativi, la razionalizzazione degli assetti societari nei gruppi bancari, nonché il contenimento del numero dei componenti degli organi di amministrazione» ha detto il direttore generale della Banca, Fabrizio Saccomanni. Dal governatore è giunto un invito anche ad accrescere la componente femminile negli organi di gestione. «Va accresciuta la presenza femminile nei consigli e, più in generale, la diversità, come l’ età, il tipo di esperienza, la proiezione internazionale». Pensare in modo più aperto anche al modo di fare banca, assicura Visco, «allarga le prospettive di analisi, riduce l’uniformità dei comportamenti, attenua gli effetti pro-ciclici rispetto agli choc esterni».