Corriere della Sera

Una settimana di aste per i titoli italiani tra timori per lo spread e incontri decisivi

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L’incertezza per la riapertura dei mercati dopo lo stop al rally di agosto si accompagna all’attesa per la settimana che si sta aprendo all’insegna delle aste dei titoli di Stato. Con gli occhi degli operatori internazio­nali tutti puntati sull’Europa. Il Tesoro tra domani e giovedì ha in calendario una serie di emissioni di debito pubblico con cui punta a raccoglier­e da un minimo di 16 a un massimo di 20 miliardi di euro.

Domani si apre con un collocamen­to di Ctz tra i 2 e i 3 miliardi. Nello stesso giorno andranno in asta due emissioni di Btp indicizzat­i all’inflazione per un importo compreso tra i 500 e i 750 milioni di euro. Mercoledì saranno piaz- zati Bot semestrali da 9 miliardi di euro e giovedì sarà la volta dei Btp a 5 e 10 anni (l’esatto ammontare di questa ultima asta dei titoli di Stato a medio e lungo termine sarà comunicato oggi anche se la stima è di una forchetta compresa tra i 5 e gli 8 miliardi).

Tutti fondi che serviranno a rimborsare i creditori per i 17 miliardi di titoli in scadenza il 31 agosto.

In un momento di estrema volatilità dei mercati, l’attenzione è rivolta allo spread che, se dovesse continuare a viaggiare sopra quota 400, creerebbe non poche tensioni nel timore che l’Italia cominci a finanziars­i a tassi insostenib­ili nel lungo periodo.

Venerdì scorso il differenzi­ale tra Btp decennali e Bund ha chiuso in rialzo a 437 punti base dopo un picco nel corso della giornata a 450 punti. I mercati hanno davanti un panorama frastaglia­to e incerto che per tutta la settimana conoscerà nuovi sviluppi, non soltanto politici (mercoledì il premier Mario Monti sarà a Berlino da Angela Merkel). I mercati tasteranno il polso ancora una volta all’economia reale. Si comincia già da stamattina con la fiducia delle i mprese t e desc he. E s i a ndrà avanti domani con l’indagine sugli investimen­ti industrial­i francesi per proseguire mercoledì con l’indice di fiducia delle famiglie italiane (che potrebbe torna- re a calare) così come il giorno dopo quello delle imprese italiane. Venerdì il focus si sposterà a Bruxelles con i dati sulla disoccupaz­ione e l’inflazione nell’area euro.

Le attese rimbalzano oltreocean­o, dove si apre una settimana cruciale anche per l’economia americana. Si comincia domani con l’indice della fiducia dei consumator­i (che dovrebbe stabiliz-

del 12-13 settembre (saranno fondamenta­li le indicazion­i relative al mercato del lavoro e dei prezzi). Per arrivare all’appuntamen­to clou: l’intervento di venerdì a Jackson Hole del presidente della Fed Ben Bernanke che potrebbe sciogliere la riserva su eventuali nuovi stimoli all’economia. Al summit del Wyoming interverrà anche il presidente della Bce Mario Draghi che una volta rientrato in Europa, appena qualche giorno dopo (il 6 settembre) durante

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