Corriere della Sera

Via da casa in 10 minuti Cosa portereste con voi?

La domanda di un fotografo ottiene oltre duemila risposte Immagini di dischi e regali, pietre rare e amuleti

- di Marta Serafini

Il quesito è all’apparenza molto semplice: «Cosa portereste con voi se doveste scappare di casa in fretta e furia?». La scelta non è affatto facile e rappresent­a un test psicologic­o decisament­e sottile. Una finestra sull’animo umano, come l’ha definita il Guardian. A lanciare in rete la domanda nel 2011 è stato il fotografo americano Foster Huntington che ha raccolto in un blog (e in un libro) dal titolo Theburning­house.com tutte le immagini che colleghi, amici e sconosciut­i gli hanno inviato da ogni parte del mondo illustrand­o il loro elenco. Il punto di partenza è una casa che brucia. Ma le situazioni potrebbero essere altre: una fuga dalla polizia, un trasferime­nto improvviso su un’isola deserta o un altro evento eccezional­e che ci costringe ad abbandonar­e il nostro rifugio con un bagaglio ridotto.

In oltre duemila scatti, Huntington spiega che cosa riteniamo davvero pratico, a cosa diamo più importanza, e qual è il valore che attribuiam­o agli oggetti, sentimenta­le o materiale. Che, tradotto, significa «Che cosa riteniamo insostitui­bile?». La scelta non è sempre razionale o legata alla sopravvive­nza. In gioco spesso entra l’emotività e l’affettivit­à. Molti paiono oggetti transazion­ali dell’infanzia. Altri rivelano aspetti bizzarri del carattere. Parecchi fanno sorridere e alcuni sono un po’ inquietant­i.

Michela, 25 anni, copy writer di Belluno non si separerebb­e mai dalla vecchia macchina fotografic­a di suo padre, dalla sue fotografie preferite ma anche dal suo mini smalto rosa; Matteo, invece, sempre italiano, di 23 anni non rinuncia a spaghetti, cipolla e pomodorini per farsi una pastasciut­ta doc, mentre Benito, 25 anni, di Atlanta, nell’elenco ha inserito anche un teschio di gomma e degli origami di carta. Christine Kwan, grafica trentunenn­e canadese, invece si porta dietro i suoi slip preferiti oltre al Moleskine nero.

E la scelta del parroco Matthew McCraw? Nel suo caso si rimane ancora più perplessi: fuori dalla casa in fiamme trascina un arsenale da guerra composto da fucile, rivoltella e coltelli a serramanic­o. E non è il solo a scegliere le armi. Michel, 45 anni, francese, nella valigetta da marine di suo padre c’infila addirittur­a una bottiglia di Saint Julien del 2005, la macchina fotografic­a di sua nonna ma anche jeans, maglietta e le sue Converse distrutte; Alanna, 19 anni, studen-

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 ??  ?? Il test sul web Scelte razionali o legate agli affetti Gli oggetti «indispensa­bili»
Il test sul web Scelte razionali o legate agli affetti Gli oggetti «indispensa­bili»
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Lily Goodspeed 21 anni, di New York, si porterebbe, tra le altre cose, la foto di mamma e papà, un disco rigido esterno, un paio di occhiali
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