Corriere della Sera

IL FISCO SI MUOVE A DUE VELOCITÀ TRA IL CATASTO E LA CASA

- Melania Di Giacomo

Se ne fece un gran parlare nel dibattito sull’Imu, poiché il sistema di imposizion­e con i nuovi coefficien­ti amplifica le differenze tra valore catastale e valore di mercato, ma la riforma del catasto, annunciata a dicembre, è ferma al palo. E anche se al termine del Consiglio dei ministri figura tra le «azioni di programma» dell’«agenda del governo», pubblicata sul sito di Palazzo Chigi, i tempi per l’approvazio­ne sono ancora lunghi, poiché camminano di pari passo con la delega fiscale. Intanto protestano i geometri. Il ddl per la riforma del Fisco è stato depositato alla Camera il 15 giugno scorso, l’obiettivo sarebbe approvarlo entro dicembre in modo da sfornare i decreti delegati per l’inizio del 2013. L’Agenzia del Territorio lavora alla revisione della valutazion­e del valore patrimonia­le del mercato. Lo scopo è correggere le attuali storture. Attualment­e per un immobile residenzia­le la rendita viene calcolata sulla base del numero dei vani; la novità principale sarà la sostituzio­ne di questo parametro con la superficie in metri quadri. Questo in modo da evitare che immobili nella stessa zona e con la stessa estensione si trovino rendite catastali diverse, dovute solo alla diversa divisione in vani. Nell’attesa della riforma fiscale, però, il pagamento della seconda rata dell’Imu incombe, e il 17 settembre siamo chiamati alla scadenza intermedia. E come si è visto, per l’applicazio­ne da parte dei Comuni dell’aliquota maggiorata rispetto a quella base, alla fine gli importi da versare potranno essere ben più alti di quelli già versati a giugno. Un Fisco a due velocità.

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