«Cassa integrazione, i fondi ci sono»
Mastrapasqua: nel 2012 dal recupero dell’evasione contributiva 10 miliardi
RIMINI — Nessun problema per i pagamenti della cassa integrazione, compresa quella in deroga, nonostante la crisi delle aziende. E poi ancora: dalla lotta all’evasione, con relativo aumento dei versamenti spontanei, nel 2011 sono stati recuperati 10 miliardi di euro. «E altri dieci contiamo di portarli a casa quest’anno». In tutto sono stati scovati, con l’aiuto della Guardia di Finanza 80 mila lavoratori in nero.
Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, intervenuto al Meeting di Rimini a un forum sull’innovazione, dipinge un’istituto in piena salute e in grado di competere con i rivali europei. Altro che carrozzone. In merito alle richieste di rimettere mano alla riforma firmata dal ministro del Welfare Elsa Fornero, Mastrapasqua si augura che non venga toccata. «A parte qualche intervento di manutenzione», ha spiegato, «immaginare di cambiare la riforma non sarebbe un segnale positivo. Certo, come tutte le cose ha punti di forza e qualche punto di debolezza...».
Sulla riduzione del cuneo fiscale e contributivo, ipotesi che la stessa Fornero ha ipotizzato al meeting, il numero uno dell’Inps esclude che ci siano stati impulsi in questo senso anche a livello informale per elaborare simulazioni di «tenuta» dei conti previdenziali. E non crede, almeno per il momento, sia un intervento facilmente percorribile «a parte qualche zona sperimentale che alla fine riguarderà pochi lavoratori».
La lotta all’evasione, già iniziata dal vecchio governo e proseguita con più determinazione dal nuovo, ha fatto emer- gere nel 2011 esattamente 6,7 miliardi ai quali bisogna aggiungerne altri 3,3 di versamenti «spontanei» frutto dell’effetto deterrente. Una somma sufficiente, continua Mastrapasqua, a coprire i maggiori esborsi generati dal ricorso alla cassa integrazione ordinaria, straordinaria e quella in deroga. Buon risultato, sempre in zona riforma, anche sui paletti introdotti al pagamento in contanti che ora risulta ridotto da 3,5 milioni di pensionati a uno.
Il meeting serve a Mastrapasqua per dare dell’Inps un’immagine controcorrente: con 800 miliardi di euro intermediati, è il più grande ente pubblico d’Europa e anche il più efficiente. Ha «appena» 35 mila dipendenti, la metà di quelli tedesco e francese. «E dal primo di agosto è totalmente informatizzato, la gente lo ha capito e su 30 milioni di pratiche annue 23 sono state fatte utilizzando Internet». Il messaggio di Mastrapasqua è chiaro e serve come esempio per la spen
ding review: «Se a informatizzarsi al 100% ce l’ha fatta un gigante come l’Inps, ce la possono fare tutti».