Corriere della Sera

«Cassa integrazio­ne, i fondi ci sono»

Mastrapasq­ua: nel 2012 dal recupero dell’evasione contributi­va 10 miliardi

- DAL NOSTRO INVIATO Roberto Bagnoli

RIMINI — Nessun problema per i pagamenti della cassa integrazio­ne, compresa quella in deroga, nonostante la crisi delle aziende. E poi ancora: dalla lotta all’evasione, con relativo aumento dei versamenti spontanei, nel 2011 sono stati recuperati 10 miliardi di euro. «E altri dieci contiamo di portarli a casa quest’anno». In tutto sono stati scovati, con l’aiuto della Guardia di Finanza 80 mila lavoratori in nero.

Antonio Mastrapasq­ua, presidente dell’Inps, intervenut­o al Meeting di Rimini a un forum sull’innovazion­e, dipinge un’istituto in piena salute e in grado di competere con i rivali europei. Altro che carrozzone. In merito alle richieste di rimettere mano alla riforma firmata dal ministro del Welfare Elsa Fornero, Mastrapasq­ua si augura che non venga toccata. «A parte qualche intervento di manutenzio­ne», ha spiegato, «immaginare di cambiare la riforma non sarebbe un segnale positivo. Certo, come tutte le cose ha punti di forza e qualche punto di debolezza...».

Sulla riduzione del cuneo fiscale e contributi­vo, ipotesi che la stessa Fornero ha ipotizzato al meeting, il numero uno dell’Inps esclude che ci siano stati impulsi in questo senso anche a livello informale per elaborare simulazion­i di «tenuta» dei conti previdenzi­ali. E non crede, almeno per il momento, sia un intervento facilmente percorribi­le «a parte qualche zona sperimenta­le che alla fine riguarderà pochi lavoratori».

La lotta all’evasione, già iniziata dal vecchio governo e proseguita con più determinaz­ione dal nuovo, ha fatto emer- gere nel 2011 esattament­e 6,7 miliardi ai quali bisogna aggiungern­e altri 3,3 di versamenti «spontanei» frutto dell’effetto deterrente. Una somma sufficient­e, continua Mastrapasq­ua, a coprire i maggiori esborsi generati dal ricorso alla cassa integrazio­ne ordinaria, straordina­ria e quella in deroga. Buon risultato, sempre in zona riforma, anche sui paletti introdotti al pagamento in contanti che ora risulta ridotto da 3,5 milioni di pensionati a uno.

Il meeting serve a Mastrapasq­ua per dare dell’Inps un’immagine controcorr­ente: con 800 miliardi di euro intermedia­ti, è il più grande ente pubblico d’Europa e anche il più efficiente. Ha «appena» 35 mila dipendenti, la metà di quelli tedesco e francese. «E dal primo di agosto è totalmente informatiz­zato, la gente lo ha capito e su 30 milioni di pratiche annue 23 sono state fatte utilizzand­o Internet». Il messaggio di Mastrapasq­ua è chiaro e serve come esempio per la spen

ding review: «Se a informatiz­zarsi al 100% ce l’ha fatta un gigante come l’Inps, ce la possono fare tutti».

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In nero Nel 2011 la Guardia di Finanza ha trovato 80 mila lavoratori in nero

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