ANDREA LUCCHETTA «IL SEGRETO DI UNA SQUADRA È SEMPRE LO SPOGLIATOIO»
Los Angeles 1984: quarant’anni fa la nazionale di pallavolo italiana conquistava il bronzo olimpico. Capitano di quella “generazione di fenomeni” era Andrea Lucchetta che lascerà in eredità un team azzurro capace di raggiungere altri 3 argenti olimpici (Atlanta 1996, Atene 2004, Rio 2016). «Il segreto di quella squadra, e di tutte le squadre vincenti, è lo spogliatoio. Lì puoi festeggiare, confrontarti. Anche urlare», spiega l’ex centrale ancora oggi riconoscibilissimo per il taglio obliquo della cresta. «Ero il capitano, dovevo andare al Campionato del mondo e ho pensato alla mano inclinata dei militari quando fanno il saluto. Così è nato quel taglio». E di mani torna a parlare a proposito degli incontri con i bambini delle scuole: «Spiego loro che appoggiarle una sull’altra prima dell’incontro crea un energia con la quale si cerca di trasferire ai compagni le proprie attitudini e abilità. Ogni cinque anni vedo i ragazzi cambiare, stando con loro – e con i gruppi che seguo nei miei Lucky Summer Camp – non smetto mai di imparare e sperimentare». Per avvicinarsi ai più piccoli ha creato Spike Team, una serie animata con un allenatore d’eccezione Lucky, il nome con cui lo conoscevano sotto rete. «I bambini vogliono giocare e vincere subito. Bisogna dare loro gli strumenti per arrivare a 13-14 anni e sentire quel senso di appartenenza al gruppo che fa capire che non si può essere sempre titoli, a volte si entra per una battuta o per pochi punti e si fa il punto fondamentale per la vittoria».