IL GIOVANE SCOTTI FUTURO OSCAR E SORRENTINO SI MERITA 9
RANIERI ATTRICE JOKER 2021
DAVIDE CASANOVA SCRIVE: «Bello il ricordo di Pio Ciampa sulle figure salienti di È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, ma il voto 7 è mortificante, il film merita un nove largo. Le tette della Ranieri sono indimenticabili ma lo è ancor più la (omissis) che si staglia come un animale selvatico nella savana. Bravissimo Filippo Scotti nell’interpretare il giovane Sorrentino. La scena più comica è quella dove il fidanzato della sorella di Servillo tenta di sedare la rissa con la voce metallica del microfono. Napule è alla fine è da groppo alla gola».
CONSIDERAZIONI ASSORTITE: 1) Filippo Scotti ha 22 anni e spero che vinca l’Oscar (viva l’Italia!); 2) Concordo, ovviamente, su Luisa Ranieri, ma lei, la prossima volta, cerchi di contenersi, non mi costringa a ricorrere agli omissis. Vista la foga della sua scrittura, posso chiederle se è in qualche modo discendente del suo celebre omonimo veneziano?
CETTINA CIANCIOLO SCRIVE: «Youth e Le conseguenze dell’amore sono i miei preferiti di Sorrentino. Del suo ultimo film scelgo il dialogo infuocato di Fabietto con il regista Capuano e Luisa Ranieri splendente e nuda in barca coi parenti vestiti di tutto punto annichiliti, ma il termine siciliano sarebbe più efficace: amminchialuti. La ringrazio per le divertenti stilettate della sua rubrica e i consigli di lettura».
RISPOSTE. HO CAPITO:
il premio Attrice Joker dell’anno va a Luisa Ranieri. Aspetto segnalazioni per il premio Attore Joker 2021 (io lo darei a Filippo Scotti). Grazie per aver arricchito il mio vocabolario con il termine amminchialuti.
ED ECCO IL GIÀ CITATO PIO CIAMPA che ha dato solo 7 al film di Sorrentino (in una rubrica passata lo avevo invitato a non pazziare e a ritornare in sé). Adesso Pio interviene sul formidabile libro di Pasquale Scialò Storia della canzone napoletana (1932-2003), edito da Neri Pozza e da me recensito sulla Lettura (ma fate attenzione al finale della sua mail). «Lei scrive che Na scudisciata turcomanna amm’iezze ’a luna, il verso di Spassiunatamente di Paolo Conte, “resta come un tatuaggio”. Verissimo! Il suo bellissimo articolo sulla canzone napoletana mi ha dato un po’ di svago in una monotona e piovosa giornata di Santo Stefano. Si sa, noi meridionali siamo meteoropatici e la pioggia ci fa venire la depressione, non parliamo della nebbia. Al suo catalogo canoro aggiungerei La gatta cenerentola di De Simone, i due Bennato, per Edoardo fino a Burattino senza fili. Le consiglio la sigla finale di Gomorra, Nuje vulimme ’na speranza di Lucariello. A proposito di Pino Daniele, l’inno di Napoli è Napule è, quello di noi ragazzi di allora era Je so’ pazzo, che termina con la mitica “Nun ce scassate o’ (omissis)”. P. S. mi sto riguardando È stata la mano di Dio. Sorrentino è un genio, nun pazziamm!».
CARO PIO, ora sì che la riconosco.
Il Joker è un club (virtuale ma anche viziato) di amici che non si conoscono di persona e amano chiacchierare di romanzi, film, canzoni, sport. L’ingresso, come lo stile, è libero
IL LETTORE CASANOVA SI LASCIA UN PO’ ANDARE: SARÀ PARENTE DEL VENEZIANO? AMMINCHIALUTI, ME LO SEGNO