NELLE AZIENDE CI SONO E IL DIGITALE RITARDA
TROPPI CONFORMISTI
«Penso che anche noi innovatori in passato abbiamo sbagliato a trasmettere alle persone messaggi retorici o troppo enfatici. La vera innovazione deve essere capace di includere, di incoraggiare il cambiamento». Alfonso Fuggetta è l’amministratore delegato del Cefriel, il centro di innovazione digitale nato 30 anni fa dall’azione congiunta del Politecnico di Milano e di un gruppo di imprese private. Come altri suoi colleghi Fuggetta si interroga quotidianamente sui linguaggi dell’innovazione. «A proposito dell’automazione, per esempio, si è esagerato ad accentuare nella narrazione il carattere antropomorfo dei robot e si è finito per accreditare nel grande pubblico l’idea che taglino fuori gli uomini. Invece sostituiscono solo i vecchi lavori proprio mentre ne nascono di nuovi. E in grande quantità».
L’innovazione non deve generare paura né affaticare le persone proponendo novità a getto continuo ma deve farle sentire protagoniste di una comune storia di progresso scientifico. Diverso è lo scenario più professionale, quello che riguarda il fronte delle imprese. «E qui, devo dire la verità, c’è troppo conformismo. Anche negli imprenditori più bravi che finiscono spesso per sentirsi autosufficienti e come al riparo dalle discontinuità». Il mondo si è sempre evoluto, non solo adesso, e «ribadirlo anche oggi non significa essere liberisti ma solo realisti». Fuggetta rispetta la grande tradizione impiantistica e meccanica dell’industria italiana, «però questo non ci autorizza a chiudere gli occhi di fronte alla rivoluzione digitale, altrimenti si legittima una divisione dei compiti nella quale a noi italiani rimarrà la parte meno ricca e più vecchia del business».
Per aiutare l’innovazione a convincere sia le persone sia gli imprenditori servono però anche buone politiche pubbliche. «È un discorso lungo e francamente sono deluso da alcune scelte operate di recente dal governo. Sulla banda larga e il 4.0, per esempio. Anche nel campo del digitale ha vinto la logica dei bonus!».
Alfonso Fuggetta, amministratore
delegato di Cefirel
«LA VERA INNOVAZIONE NON DEVE SPAVENTARE
MA INCORAGGIARE IL CAMBIAMENTO»