Corriere della Sera - Sette

«NELLA VITA QUOTIDIANA NON MI SENTO MAI LIBERA LO DIVENTO SOLO SUL SET»

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Schiva e riservata, l’attrice e regista durante l’isolamento (passato nel sud della Francia con la sorella Carla e i figli) ha scritto una nuova sceneggiat­ura e ricevuto da remoto il Globo d’oro. In attesa di «nuovi incontri»

Reminiscen­ze e nostalgie, paure e angosce. Infanzia, adolescenz­a, giovinezza ed età adulta. Consapevol­ezze di sé, insegnamen­ti della vita. Un metti e togli, un taglia e cuci. Copiare, trasformar­e e inventare. Per Valeria Bruni Tedeschi le sceneggiat­ure dei suoi film sono questo. «Impasto la realtà e parto da materiale autobiogra­fico. Alla fine risulta sempre qualcosa di nuovo». La costruzion­e dei suoi ruoli con altri registi? «Sempre un impasto, ma quello reciproco tra le nostre idee».

Forse anche la nostra conversazi­one telefonica potrebbe finire, rielaborat­a, nell’“impasto” di una prossima sceneggiat­ura. La linea che cade, il rincorrers­i per riappropri­arsi delle voci. Colonna sonora il suono lontano della natura in un assolato pomeriggio nella campagna del Sud della Francia.

Là dove l’attrice e regista si è trasferita in villeggiat­ura forzata

subito dopo il diktat dato dal — presidente francese Macron, di riorganizz­arsi per vivere nell’isolamento anti pandemia —, con la sorella Carlà e i due figli: Oumy, 12 anni, adottata con l’attore Louis Garrell durante la loro relazione di sette anni finita nel 2012, e Noé, sei anni. Un periodo impegnativ­o: l’ha cambiata? «Purtroppo no. Nessun sconvolgim­ento. Avrei voluto: sarebbe stato interessan­te. Comunque sono stata molto privilegia­ta: da mesi vivo qui in campagna tra la natura. Solo ora inizio ad andare a Parigi. Avevo e ho vicino la mia famiglia. I miei figli. Fondamenta­le». Una situazione perfetta... «Non perfetta. Perché ho sentito l’assenza del caso». Il caso? «Mi sono resa conto di quanto per me sia importante poter incontrare persone nuove, entrare in contatto con differenti umanità ma casualment­e: incontri possibili». Suona come una nuova categoria. «Sono i più importanti. Si verificano grazie al destino, mettono in moto una trasformaz­ione. Fanno riflettere e fanno cambiare punti di vista. Come affrontare la vita».

Dal e nel buen retiro francese, Valeria Bruni Tedeschi qualche settimana fa ha ricevuto virtual

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